Confesercenti Grosseto: l’iter del Tortello IGP è ufficialmente partito

Tortello igp

Il Direttore Biondi: “Diamo il via all’iter per la richiesta del riconoscimento Igp, un progetto che arricchisce il territorio e crea ricchezza”

È partito con il vento in poppa il percorso che porterà all’ottenimento dell’Igp per il tortello Maremmano. Ad un anno dalla presentazione del marchio collettivo geografico grazie alle neonata Associazione del Tortello Maremmano voluta e creata da Confesercenti Grosseto, ma che ha raccolto anche adesioni esterne all’associazione di categoria, oggi i soci si sono riuniti per dare via all’iter che passerà prima dal Masaf il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, per poi approdare alla commissione europea che dovrà dire l’ultima parola in merito. Un percorso della durata di circa due anni, il cui risultato avrà ricadute positive importanti sul territorio, da un punto di vista economico e di identità gastronomica culturale.

«Un anno fa eravamo in questa sala e presentavamo marchio collettivo geografico – ha ricordato il direttore provinciale Confesercenti Andrea Biondi durante la conferenza stampa nella sala di Banca Tema -. Fu il primo passo dell’associazione per la tutela del tortello maremmano. Dopo un anno, grazie ai compagni di viaggio che si sono uniti e si stanno unendo al nostro proposito, diamo ufficialmente il via all’iter per la richiesta del riconoscimento Igp. Un progetto che arricchisce il territorio e crea ricchezza. In questo anno nel frattempo abbiamo fatto parlare di noi e del tortello, organizzando iniziative e manifestazioni per far conoscere il marchio. Siamo andati al Vinitaly e anche in Parlamento».

Anche il presidente dell’associazione del tortello maremmano, Massimiliano Mei, ci tiene a sottolineare le ricadute economiche di questo processo che consentirà di «dare basi economiche a questo territorio. Un’occasione per mettere un mattone alla base di un cambio di passo. Noi viviamo di turismo, e quello enogastronomico è una fetta importante, per questo una scelta come questa è lungimirante. In questo anno abbiamo riscontrato tanta curiosità: vediamo di arrivare a dama».

Non si tratta di un percorso semplice o scontato, come ha sottolineato il professor Orazio Olivieri, uno dei principali luminari in materia, ed uno dei due esperti che seguirà l’iter, grazie alla sua ventennale esperienza in materia. Olivieri ha seguito ben 26 percorsi simili, tra cui il lardo di colonnata, la mortadella di Prato, il Panforte e i Ricciarelli.

Uno dei propositi della Commissione europea è garantire la libera concorrenza delle merci in un mercato aperto, cosa che mal si sposa con Dop e Igp. Tuttavia ci sono delle eccezioni e l’Italia è lo stato con il maggior numero di prodotti tutelati. «La prima fase, che durerà otto mesi, prevede di raccogliere la documentazione che verrà presentata al Ministero. Poi ci saranno osservazioni e chiarimenti. Si convocheranno i produttori interessanti che potranno dire la loro. Infine la pubblicazione in Gazzetta ufficiale per 30 giorni. Successivamente la pratica passa alla commissione europea che ha sei mesi di tempo per decidere e che potrà fare osservazioni a cui risponderà il Ministero».

Il costo dell’iter è di circa 15 mila euro che sono quelli che metteranno i soci con le loro quote di adesione, con un appello rivolto agli enti locali e soggetti collettivi in qualità di soci sostenitori. Presenti in sala il vice sindaco di Grosseto Bruno Checcherini, il sindaco di Castiglione della Pescaia Elena Nappi, l’assessore comunale di Gavorrano alle attività produttive Francesca Mondei, ed il direttore della Cia Enrico Rabazzi.

Il professor Davide Mondini, l’altro esperto che seguirà l’iter del tortello Igp avverte: «In questa partita sarà utile il contributo della Regione Toscana. Il nome Tortello maremmano oggi non è protetto, chiunque lo può usare. Con questo salto si va a proteggere non solo il nome, ma l’idea del tortello, di cui potrà godere un intero territorio, per due motivi: da un lato tutelerà l’aspettativa dei consumatori, dall’altro la certificazione Igp serve anche per dar modo a chi lavora su un territorio di restarci. Fare filiera».

Si è svolta per tutti i presenti, a conclusione della conferenza, una degustazione del tortello maremmano di Pastai di Maremma di Roberto Delli, vice presidente dell’associazione, per ringraziare Banca Tema della gentile concessione della propria sala riunioni e di continuare ad essere sponsor dell’associazione.

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