Confesercenti Liguria, balneari: la Consulta segna un punto a favore del ricorso dei gestori Fiba contro i Comuni del Tigullio

Il Coordinatore Alpigiani: “Se una Regione non può sostituirsi allo Stato in materia di concessioni, a maggior ragione non possono farlo i Comuni, questo caos è voluto da chi continua a confondere le concessioni demaniali con le autorizzazioni all’esercizio delle attività nell’ambito della concessione stessa”

Un nuovo precedente segna un punto a favore del ricorso al Tar presentato dagli operatori aderenti a Fiba Confesercenti contro la mancata proroga delle concessioni demaniali marittime da parte dei Comuni di Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Moneglia: «La legge dello Stato n. 145 del 2018 – ricorda Elvo Alpigiani, coordinatore Fiba per la Provincia di Genova – aveva disposto un’estensione di ulteriori quindici anni delle concessioni scadute lo scorso 31 dicembre, e in effetti così hanno fatto la gran parte delle amministrazioni, ma non i Comuni del Tigullio contro cui abbiamo presentato un’impugnativa. Adesso, una recentissima sentenza della Corte costituzionale contro la Regione Calabria ha, di fatto, dato ragione alla nostra tesi».

Nello specifico, Alpigiani fa riferimento al pronunciamento dello scorso 29 gennaio con cui la Consulta, ribadendo l’esclusiva competenza dello Stato in materia, ha ritenuto legittima l’applicazione della legge 145/2018 che dispone la proroga di quindici anni delle concessioni e l’impossibilità, dunque, che provvedimenti regionali come quelli adottati dalla Calabria si sovrappongano alla normativa nazionale. «Se una Regione non può sostituirsi allo Stato in materia di concessioni, a maggior ragione non possono farlo i Comuni – è il ragionamento di Alpigiani –. Questo caos è voluto da chi continua a confondere le concessioni demaniali con le autorizzazioni all’esercizio delle attività nell’ambito della concessione stessa che, invece, ricadendo nel campo di applicazione della direttiva Bolkestein, sono effettivamente soggette alla discrezione dei Comuni» (il riferimento è alla sentenza Corte Ue del 14/07/2016).

«La Bolkestein – prosegue il coordinatore Fiba – si applica dunque ai soli servizi quali, ad esempio, l’affitto degli ombrelloni o l’attività di somministrazione da parte di bar e ristoranti all’interno dello stabilimento, e non alle concessioni demaniali marittime che sono assimilabili ai contratti di locazione. Le sentenze della Corte di giustizia europea e della Corte costituzionale certificano ed evidenziano, purtroppo, la scorretta applicazione delle norme comunitarie e nazionali a causa della discrezionalità interpretativa degli enti locali, una situazione che ha gettato nel caos la questione delle concessioni demaniali e alla quale occorre porre rimedio, riconoscendo allo Stato la sua legittima ed esclusiva competenza».

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