Confesercenti Liguria, Rotonda di Carignano: “Ancora grande distribuzione, e questa volta senza nessun confronto”

Il Presidente Spigno: “Certamente gli investimenti per la riqualificazione dell’area sono importanti ma rigenerazione urbana non significa grande distribuzione organizzata”

«Non solo siamo di fronte all’ennesimo cambio di destinazione d’uso per far spazio alla grande distribuzione – afferma Massimiliano Spigno, presidente di Confesercenti Genova – questa volta non si sono nemmeno avute audizioni delle associazioni di categoria in commissione, come è sempre stata prassi per le pratiche che comprendono superfici commerciali. Addirittura, è stata ignorata la successiva richiesta di audizione inviata subito dopo la commissione consiliare del 31 maggio scorso».

«Parliamo di 1750 mq di superficie netta di vendita per una media alimentare da 1000 mq per la quale, per lo meno, è stato previsto l’obbligo di trasferimento di una licenza esistente, anche se con quella metratura rimane comunque poco compatibile con il tessuto della zona, nonché di ulteriori nuovi 750 mq di non alimentare – prosegue Spigno – Almeno non verrà realizzato il previsto distributore Eni, visto che la rete carburanti ha, semmai, il problema contrario: quello di chiudere impianti, visto il numero eccessivo e le tante stazioni che non hanno più sostenibilità economica. Ma lì il Puc prevedeva esercizi di vicinato a ragion veduta, e non supermercati».

«Certamente gli investimenti per la riqualificazione dell’area sono importanti, ma con 90 anni di concessione – conclude Spigno – c’è tutta la possibilità di ammortizzare e di guadagnare mantenendo la funzione commerciale per negozi di vicinato, senza bisogno di mettere altra grande distribuzione organizzata. Rigenerazione urbana non significa supermercati».

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