Confesercenti Modena: ANVA e FIVA chiedono un incontro con il Comune

Divisione del mercato a Castelfranco Emilia: una decisione dell’amministrazione comunale non concordata con i commercianti


ANVA Confesercenti e FIVA Confcommercio hanno appreso dagli operatori dell’interruzione dei banchi nel tratto tra le due chiese a Castelfranco Emila: una decisione dell’amministrazione comunale non concordata con i commercianti. Le associazioni chiedono chiarimenti e un incontro con il Comune

“Dopo la conclusione dei lavori su Corso Martiri a Castelfranco Emilia, abbiamo appreso dai nostri operatori che l’amministrazione comunale ha preso la decisione di lasciare libero dai banchi del mercato il tratto compreso tra la Chiesa di San Giacomo e quella di Santa Maria – commentano ANVA Confesercenti e FIVA Confcommercio – si tratta di un provvedimento preso senza informare la categoria e le associazioni territoriali. A questo proposito abbiamo quindi già chiesto e calendarizzato un incontro con l’amministrazione comunale per conoscere le motivazioni di questa scelta – proseguono da ANVA e FIVA – Scelta che, di fatto, divide in due il mercato”.

Ancora una volta, oltre ai mesi di interruzione delle attività per via dell’emergenza sanitaria, gli operatori sono penalizzati dalle scelte dell’amministrazione comunale.
Anche gli ambulanti sono imprese e hanno diritto di lavorare.

Le associazioni ritengono che scelte del genere vadano condivise: “I nostri operatori sono già stati fermi per mesi e c’è tanta, tanta necessità e tanta voglia di lavorare”, commentano da ANVA Confesercenti e FIVA Confcommercio, “E tutti devono poterlo fare al meglio e nelle migliori condizioni possibili, senza penalizzazioni nelle postazioni”.

I banchi del mercato forniscono un presidio e aiutano a riprendere quel senso di normalità che, per molti versi, si è perso, a dispetto di una situazione che rimane sotto controllo. “Chiediamo quindi all’amministrazione di spiegare e chiarire nell’ambito del nostro prossimo incontro la motivazione di questa scelta”, concludono ANVA e FIVA.

Condividi