Confesercenti Modena, Carpi: stop dei dehors a mezzanotte: “Norma da rivedere”

Il Presidente Confesercenti Area Terre d’Argine Pacchioni: “E’ una disposizione che penalizza la ripartenza dei locali e che può provocare assembramenti: se facciamo alzare i clienti alle 24 le persone rimangono comunque in zona, in piedi e senza distanziamento”

E’ necessaria una deroga al regolamento di polizia urbana che a Carpi prevede la chiusura a mezzanotte dei dehors di bar e ristoranti. Spiega Wainer Pacchioni, presidente di Confesercenti Area Terre d’Argine: “Le autorità sanitarie di tutto il mondo raccomandano, se non addirittura impongono, lo svolgimento di attività di ristorazione all’aperto. E’ per questo che abbiamo avuto la possibilità di ampliare la superficie esterna occupabile con tavoli e sedie, al fine di favorire il distanziamento. Abbiamo anche ottenuto delle condizioni agevolate per il pagamento della tassa di occupazione di suolo, che infatti sarà gratuita per tutto il 2021. Ora però è necessario prevedere una deroga all’obbligo di chiusura a mezzanotte dei dehors di bar e ristoranti, consentendo lo svolgimento dell’attività all’aperto fino all’1.00 nei giorni infrasettimanali e alle 2.00 il venerdì e prefestivi”.

Confesercenti sottolinea che la chiusura dei dehor alle 24 è fortemente penalizzante per gli operatori del settore, tra i più colpiti dalle restrizioni anti Covid: “Cosa dovrebbero fare gli esercenti allo scoccare della mezzanotte? Chiedere ai clienti di accomodarsi, nel limite del possibile, all’interno dei locali? Oppure di andarsene, con il rischio che affollino le aree adiacenti i dehors?” – sottolinea Pacchioni – si tratta di una norma che se da un lato compromette le legittime aspettative di lavoro degli operatori del settore, dall’altro può avere delle implicazioni di carattere sanitario, favorendo il crearsi di assembramenti”.

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