Confesercenti Modena: rinnovo del patto per la sicurezza della città

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L’Associazione: “Molto bene, così si tutelano attività commerciali, imprese e cittadini del territorio modenese”

È stato rinnovato ieri, il patto per la sicurezza tra la Prefettura e l’amministrazione di Modena per la sicurezza del territorio modenese. Nell’accordo anche l’assegnazione di 30 unità di forze della Polizia e 50 carabinieri in più. Rossi: “Un territorio sicuro e controllato è fondamentale per tutelare le attività e i cittadini. Bene anche il percorso per elevare la Questura di Modena in fascia A”
Confesercenti Modena plaude al rinnovo del “Patto per Modena città sicura” siglato ieri in Prefettura tra il Prefetto Camporota e il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli. Un passo importante e necessario per mantenere e incentivare politiche di sicurezza e legalità. L’associazione sottolinea anche l’importanza del percorso per elevare la Questura di Modena in fascia A. Infatti, dopo aver ottenuto la promozione della Prefettura di Modena, adesso anche la Questura sta definendo le procedura per l’elevazione in fascia A.

“Un passo in avanti per la città e la provincia. Un territorio presidiato e controllato – spiega Mauro Rossi, Presidente Provinciale Confesercenti Modena – è più sicuro e tutelato e l’arrivo di ulteriori agenti della polizia e carabinieri ci fa ben sperare per un presidio maggiore e costante. Inoltre, con l’elevazione in fascia A, si vanno a rafforzare i controlli e la vigilanza del distretto di Modena e Provincia”.
“Auspichiamo – continua Rossi – che in futuro, l’organico delle Forze dell’Ordine venga costantemente rafforzato per incentivare la sicurezza e un maggiore presidio di tutto il territorio modenese, sia della città che della provincia. Inoltre, anche tutte le altre azioni messe in atto dal Patto, come il rafforzamento della videosorveglianza e i progetti legati al contrasto dell’illegalità vanno nella direzione di tutelare le tante attività e aziende che operano nella legalità e che, dopo questi due anni, prima con la Pandemia e adesso con il caro bollette, necessitano di lavorare in tranquillità sapendo che il territorio è vigilato a dovere. Tutto questo è necessario per lo sviluppo della comunità e per incentivare la coesione sociale e la crescita economica del territorio” conclude Rossi.

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