Confesercenti Modena, stop ai provvedimenti in avvio a gennaio 2021: “Ora le piccole imprese non possono sopportarne il peso”

L’Associazione: “Queste sono misure pensate prima della pandemia: non possono essere fatte valere ora, in una situazione straordinaria, come se tutto fosse normale”

La lotteria degli scontrini è un aggravio per i piccoli commercianti e l’applicazione della nuova disposizione europea in materia di credito potrebbe aprire le porte della blacklist bancaria per molte attività. Sottolinea Confesercenti Modena: “Queste sono misure pensate prima della pandemia: non possono essere fatte valere ora, in una situazione straordinaria, come se tutto fosse normale”

Il 1° gennaio 2021 segna l’avvio di due provvedimenti infausti per le piccole imprese: la “lotteria degli scontrini” e le nuove regole europee per il default (ovvero lo stato di inadempienza). Confesercenti Modena sottolinea l’assoluta necessità di stoppare entrambe le misure. “Solo un registratore di cassa su tre in uso è ‘attrezzato’ per partecipare alla lotteria, perché molte piccole attività, tra chiusure forzate e fatturati azzerati, non hanno potuto completare gli interventi di sostituzione o adeguamento del misuratore fiscale. Investimenti difficili da sostenere, con la prospettiva di un Natale sotto le attese e restrizioni all’attività – afferma Marvj Rosselli, Direttore Provinciale Confesercenti Modena – Partire a gennaio escluderebbe dalle vincite tanti consumatori e migliaia di piccoli esercenti. Un rinvio è utile anche a ripensare le regole, attualmente distorsive della concorrenza perché, garantendo più possibilità di vittoria a chi emette più scontrini, avvantaggiano ulteriormente la grande distribuzione a scapito delle piccole attività. Inoltre sarebbe indispensabile rivedere al ribasso i costi delle commissioni a carico degli operatori commerciali”.

Confesercenti Modena esprime preoccupazione anche per le nuove regole europee sul default, anch’esse in vigore dal 1° gennaio 2021, che metteranno a rischio fallimento decine e decine di attività commerciali. Le nuove disposizioni provenienti da Bruxelles stabiliscono infatti che un’impresa risulterà insolvente a fronte di un arretrato di 90 giorni per un importo superiore a 500 euro e pari ad almeno l’1% del totale delle esposizioni verso l’istituto di credito (ora al 5%). Per privati e piccole e medie imprese, invece, lo stato di cattivo pagatore scatterà con un arretrato di soli 100 euro. Un drastico abbassamento delle soglie, che potrebbe aprire le porte della blacklist bancaria per tante imprese e negozi, oltre che far aumentare esponenzialmente la mole dei crediti deteriorati. Norma approvata dall’Unione Europea nel 2013 per mettere in sicurezza il sistema bancario ma oggi inaccettabile “Sono in pericolo almeno 42 mila piccole attività, che pur di non fallire potrebbero essere costrette alla chiusura o a ricorrere a finanziamenti illegali. Danno enorme per il sistema economico, aggravato dal fatto che le banche, per evitare il rischio di troppi crediti deteriorati e relativi accantonamenti, limiterebbero ulteriormente il credito a tutte le piccole imprese. Occorre uno stop immediato a questo provvedimento”, conclude il Direttore Confesercenti Modena.

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