Confesercenti Napoli: lanciato il progetto del primo distretto commerciale nel core di Napoli

Il Presidente Schiavo: ““Servono imprenditori illuminati per rilanciare il commercio in quest’area che è la porta di Napoli. Alle istituzioni il compito di garantire sicurezza e decoro”

Sinergia pubblico-privato: 500 aziende coinvolte. Il distretto come un Hub. L’assessore Marchiello: “Stanziati dalla Regione 5 milioni, da spendere entro il 2022”. L’assessore Armato: “P.zza Mercato torni ad essere riferimento commerciale”.

Confesercenti Napoli lancia il progetto del Distretto Commerciale per le attività delle zone di Piazza Garibaldi, Corso Garibaldi, Piazza Mercato, Piazza del Carmine, Corso Umberto I e Via Duomo. La costituzione è prevista entro l’estate, di concerto con il Comune di Napoli e la Regione Campania: quest’ultima ha deliberato lo stanziamento di 5 milioni di euro da spendere entro il 2022 per tutti i distretti commerciali che nascono. Il progetto è stato presentato questa mattina nella sala di Piazza Sant’Eligio. Presenti, tra gli altri, il presidente di Confesercenti Napoli e Campania (e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno) Vincenzo Schiavo e gli assessori Teresa Armato (al turismo e alle attività produttive del comune di Napoli) e Antonio Marchiello (al bilancio della Regione Campania).
Confesercenti conta di coinvolgere circa 500 aziende per sviluppare l’idea di distretto commerciale entro l’estate. La Regione ha stanziato, come detto, 5 milioni (l’anno) a fondo perduto per i distretti, il comune di Napoli sosterrà il distretto commerciale concorrendo alla sicurezza e al decoro urbano della zona.

“Piazza Garibaldi accoglie 50 milioni di persone all’anno, 20 milioni dei quali sono turisti – afferma il presidente di Confesercenti Napoli, Vincenzo Schiavo – È la Porta di Napoli e deve essere sicura e accogliente. Una sinergia pubblico/privato è necessaria per creare nuove opportunità. La riqualificazione di questa zona è doverosa: ci sono luoghi come piazza Mercato e piazza Garibaldi che sono state lasciati indietro dalle istituzioni e, conseguentemente, dalle imprese. E invece abbiamo bisogno di imprenditori illuminati che credano in questa idea di rilancio. Con il sostegno delle istituzioni, ovviamente, perchè decoro urbano e sicurezza sono elementi imprescindibili per attirare investimenti in questa zona”.
Napoli sta vivendo un momento eccezionale del turismo. I problemi di quest’area centralissima della nostra città vanno ascoltati e risolti.

“Gli uomini e le donne migliori di Confesercenti – continua Schiavo – sono a disposizione per risolvere le varie problematiche di questo quartiere. Il distretto commerciale Piazza del Carmine-Piazza Garibaldi-Corso Garibaldi-Corso Umberto-Via Duomo deve diventare una piattaforma per accogliere altri esercenti e blindare quelli che ci sono già. Immaginiamo che questo distretto diventi un hub a tutto tondo per accogliere turisti, generare occupazione e offrire opportunità ai residenti. Anche il Comune deve fare la sua parte: la questione parcheggi va risolta e i cantieri chiusi al più presto. E al Comune noi di Confesercenti chiediamo sgravi fiscali per chi investe in questa zona. Ciò che di bello è successo recentemente in altri quartieri complicati, come Quartieri Spagnoli e Sanità, deve capitare prestissimo anche per questa zona storica di Napoli. Parola d’ordine: rilancio. I turisti dovranno solo scoprirne i tesori, rimanerne incantati e goderne in serenità.

Per centrare l’obbiettivo occorre fare sistema tra imprenditori e istituzioni. Confesercenti è pronta a recitare la propria parte aprendo una sede in questo territorio e accelerando sul progetto della realizzazione del distretto commerciale”.

“Piazza Mercato deve tornare ad essere ciò che è storicamente e per vocazione è stata: un riferimento commerciale per tutti i napoletani e non solo” ha affermato l’assessore al turismo e alle attività produttive del comune di Napoli, Teresa Armato. “Contestualmente c’è bisogno di un rilancio turistico – ha aggiunto la Armato – valorizzando ogni attrazione presente sul territorio. Noi pensiamo che lo strumento dei distretti commerciali, deciso da una legge regionale, sia interessante per raggiungere vari obbiettivi: rilanciare il commercio, curare maggiormente il decoro della città e trovare delle forme di compartecipazione tra pubblico e privato per raggiungere gli obbiettivi prima e in modo più efficace.

Siamo, dunque, disponibili ad ascoltare e valutare tutti i progetti delle associazioni di categoria presenteranno e a fare la nostra parte come Comune di Napoli. Penso anche che, sulla questione degli eventuali sgravi fiscali per le imprese coinvolte, vada fatta un’attenta analisi insieme all’assessore al bilancio, mettendo insieme la necessità di rispondere positivamente agli esercenti che vogliono investire in zone che vanno riqualificate e il bisogno di tener fede agli impegni del “Patto per Napoli” che in qualche modo ci offre un respiro finanziario in cambio di una gestione delle risorse e delle entrate molto rigorosa ed equilibrata. Di tutto si può discutere e insieme troveremo le soluzioni migliori”.

Antonio Marchiello, assessore al Bilancio dell Regione Campania, non ha dubbi circa l’importanza di unire le forze per riqualificare il territorio: “Se i commercianti si mettono in rete il quartiere migliora. Si guadagna e si creano posti di lavoro. Ci dobbiamo riuscire insieme, se questo sarà il primo distretto commerciale io ne sarò particolarmente felice perchè questa zona è il cuore di Napoli. Noi come istituzione contiamo di realizzarlo entro breve, in collaborazione con Confesercenti e comune di Napoli, che per legge è deputato a creare i distretti insieme alle associazioni.

I distretti che nasceranno per prima avranno premialità. Ci sono 5 milioni stanziati e da spendere entro il 2022. È una nuova cultura e un nuovo modo di fare commercio: mettersi in Rete. In questo modo ci mettiamo al passo con l’Europa. Il ruolo della Regione è quello di inventare i percorsi, ma se non c’è chi li segue e li persegue è tutto inutile. Con questo progetto proposto da Confesercenti Napoli, invece, si procede nella giusta direzione”.

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