Il Presidente Vincenzo Schiavo: “Gli eccellenti servizi garantiti dalla sanità privata devono essere equiparati a quelli pubblici”. Interventi anche della senatrice Castellone e dell’onorevole Picierno
Si è tenuta questa mattina, presso la sede di via Toledo di Confesercenti Napoli, l’assemblea elettiva della categoria “Salute”. E’ stata l’occasione anche per un confronto sul tema della sanità privata pure in relazione a quella pubblica. Tante, inoltre, le iniziative pianificate dal comparto.
Alessandro Totaro è stato confermato presidente, Leonardo Di Maggio e l’avvocato Cetty Saetta sono stati eletti vice-presidenti. “Dall’assemblea elettiva sono emerse- ha detto il presidente Totaro- tantissime iniziative da mettere in campo: la prima è quella di ripristinare la legalità e il rispetto per quanto riguarda il nomenclatore nazionale. Grazie alla sentenza del Tar del Lazio abbiamo 365 giorni per di ricreare il nomenclatore con il nuovo tariffario. Questa è la prima mission. La seconda mission sicuramente è quella di creare una equità e una comparazione tra il pubblico e il privato alla luce anche della nuova governance che si insedierà alla Regione Campania”.
A dirigere i lavori è stato il presidente di Confesercenti Napoli e Campania (e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno) Vincenzo Schiavo. “Lo stato di salute di cui gode la sanità a Napoli sicuramente non è soddisfacente sia per i cittadini del territorio ma anche per gli stessi imprenditori che hanno bisogno di avere maggiori risposte dal governo nazionale e dal governo regionale. Noi di Confesercenti- ha detto Schiavo – abbiamo voluto fortemente avere un verticale sulla ‘Salute’ che potesse ragionare, parlare e avere la possibilità di sedersi a quei tavoli e poter portare alla politica quelli che sono le vere necessità degli imprenditori. Perché molto spesso è lì che si sbaglia, quando non si riesce a conciliare la necessità dell’impresa con quella del consumatore. Confesercenti salute sarà rappresentata da un autorevole presidente, Alessandro Todaro, al quale vanno le mie congratulazioni”.
Schiavo ha parlato, nel corso dell’incontro, anche del rapporto tra pubblico e privato. “Noi di Confesercenti ci stiamo preoccupando di avere maggiori diritti per la sanità, perché il distinguo tra il privato e pubblico è eccessivo. Molto spesso il privato offre dei servizi eccellenti, ma viene pagato quasi un quarto di quello che sono i costi che sostiene la sanità pubblica per lo stesso servizio. Noi vorremmo cercare di riequilibrare la situazione. Vorremmo essere a quei tavoli per poter dire alla politica cose giuste da poter fare. Oggi il privato sta lavorando sui propri fondi e si sta indebitando, e non di poco. Alcuni prodotti nella sanità privata vengono pagati secondo un tariffario fermo a 15 anni fa. In 15 anni – ha concluso il presidente Schiavo- è cambiato il mondo e le spese sono aumentate moltissimo eppure quei per i privati continuano ad esserci quei costi. Gli imprenditori della sanità privata hanno bisogno di gratificare i medici come accade nella sanità pubblica”
L’onorevole Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo con delega alla Salute, è intervenuta in remoto direttamente da Strasburgo. “Ci tenevo a essere in qualche modo con voi, perché questa è un’occasione di confronto che tocca un tema importante e attuale, ovvero quello della salute come diritto universale, un ruolo che tutti noi, pubblico e privato, possiamo e dobbiamo rivestire per garantire tale diritto. Confesercenti Napoli- ha detto l’onorevole Picierno- rappresenta da sempre un punto di riferimento importante della nostra città e della nostra regione, le imprese, gli operatori economici e la rete imprenditoriale di essa sono una parte viva che tiene insieme la nostra comunità con il lavoro quotidiano che crea benessere per tutti. Il diritto alla salute non è soltanto una questione sanitaria, è anche un indice di civiltà e un diritto di cittadinanza. Perché è un un diritto sancito dalla nostra Costituzione che non può essere condizionato dal reddito, dal luogo di nascita o da altri parametri. In questo senso tra pubblico e privato è fondamentale creare un’alleanza nel nome di tale diritto. L’iniziativa privata può integrare il servizio pubblico, si può e si deve creare una sempre più fruttuosa Rete con le realtà imprenditoriali. Il privato può e deve essere un alleato del pubblico investendo anche nella ricerca e nell’innovazione, in modo da creare una rete territoriale di servizi sanitari che riduce le distanze geografiche e sociali, secondo il filo conduttore per il quale la salute non è una merce ma un bene comune. Confesercenti Salute può contribuire in modo straordinario, dove il pubblico non arriva, per carenze di risorse e per mille altre ragioni, le imprese possono diventare il primo motore, costruendo insieme un nuovo modello che mettono la persona al centro. Napoli e la nostra regione hanno sempre dato esempi luminosi di collaborazione virtuosa.
Presente, attraverso un collegamento, la senatrice Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato: “Noi dobbiamo spingere perché questo governo si renda conto che se in pandemia siamo arrivati a spendere il 7% della spesa sanitaria su PIL e oggi siamo a 6,5. Dobbiamo unire tutte le forze per ritornare a quel livello di investimento. Le risorse se si vogliono trovare, si trovano. Si possono trovare, ad esempio, anche attraverso l’aumento del costo delle sigarette. Il primo punto per il futuro della sanità, è quello di garantire più risorse è distribuirle anche in quei territori che spesso sono più in difficoltà dal punto di vista sociale; il secondo punto fondamentale sono gli investimenti sul personale. Spero veramente- ha sostenuto la senatrice- che in questa legge di bilancio ci siano risorse dedicate ai contratti per nuovo personale. Il terzo punto fondamentale è quello relativo alla necessità di una nuova governance della sanità, intesa anche come rapporto tra pubblico privato. Continuo a dire che la sanità privata deve integrare quella pubblica. Deve essere, però, un’integrazione che tenda ad offrire nuovi e migliori servizi. Negli ultimi anni è avvenuta una sostituzione pubblico/privato e addirittura la sanità privata ha cominciato a competere con quella pubblica, cosa che non dovrebbe mai succedere”.
Tra i tanti intervenuti da segnalare anche quello della professoressa AnnaMaria Colao, Vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità e della dott.ssa Mariastella Giorlandino, presidente UAP.