Confesercenti Padova: no al ridimensionamento del Parco Colli Euganei

Il Parco è una risorsa per il territorio, ridimensionarlo sarebbe una grandissimo errore

Confesercenti Padova: no al ridimensionamento del Parco Colli EuganeiSiamo assolutamente contrari all’ipotesi di ridimensionamento dell’area del Parco Colli Euganei  in discussione a livello Regionale, dichiara Nicola Rossi Presidente di Confesercenti.

Si tratta di un territorio la cui economia e cultura sono strettamente connesse con l’area e su cui Confesercenti sta lavorando da tempo, con decine di imprese turistiche, per farla diventare una destinazione turistica di alta qualità.

Sarebbe veramente buttare alle ortiche decenni di lavoro e di interventi, sia pubblici che privati.

Sicuramente alcuni problemi, come la diffusione dei cinghiali, vanno affrontati e risolti ma non certamente riducendo il perimetro del Parco per permetterne la caccia.

Ci sono altri strumenti con cui si può intervenire per ridurre in modo drastico la presenza di cinghiali.

Invece una eventuale riduzione del perimetro comporterebbe l’impossibilità di continuare a valorizzare il patrimonio naturale e culturale dei colli e non solo sotto l’aspetto turistico ma anche nella valorizzazione dei prodotti del territorio e della qualità dell’accoglienza.

Per quanto ci riguarda, continua il Presidente Rossi, la Confesercenti ha costituito una rete di decine di piccole imprese nell’area che, attraverso il “Parco letterario Francesco Petrarca e dei Colli Euganei” sono in grado di commercializzare e promuovere il territorio rivolgendosi a quella nicchia di mercato di grande valore che è il turismo culturale o turismo “lento” come si ama definirlo.

Un turismo quello culturale tra i più ricchi in termini di pro- capite. Una forma di turismo quindi non solo subalterna al turismo termale ma anzi di completamento e con una capacità attrattiva aggiuntiva.

La modifica ed il ridimensionamento del Parco dei Colli Euganei butterebbe all’aria tutto questo lavoro e nell’interesse di pochi si andrebbe a bloccare lo sviluppo turistico dell’area con gravi danni anche economici.

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