L’Associazione e le altre sigle datoriali in un documento congiunto: “Chiediamo di essere ascoltati da assessore, capigruppo e consiglieri”
Confesercenti Palermo e le sigle datoriali più rappresentative del turismo si riuniscono attorno ad un documento congiunto per chiedere all’assessore alle Attività produttive Alessandro Anello, al presidente del Consiglio Giulio Tantillo, a tutti i capigruppo dei partiti presenti a Palazzo delle Aquile e ai presidenti delle Commissioni Bilancio, Attività produttive e alle Società partecipate, di essere convocati e ascoltati “al fine di individuare misure e azioni condivise che possano scongiurare l’avvio di ricorso legali e di scelte che andrebbero a penalizzare imprese e turisti a danno della competitività dell’offerta turistica locale”.
A firmare la richiesta di Confesercenti sono i presidenti o responsabili provinciali di Assohotel, Sicindustria (sezione Turismo e Nautica), Aigo-Confesercenti, Aigab, Confare-Confcommercio, Extralberga, Federalberghi, Confimprese e dal Consiglio direttivo di Fare.
“Le scelte assunte dal Consiglio, che segnano un aumento generalizzato dell’imposta di soggiorno in misura pari a ben oltre il 94% rispetto a quelle previgenti – si legge nel documento – non tengono in alcun modo conto del lavoro condotto nel rispetto della dialettica e della concertazione, sulla quale le scriventi fanno affidamento per cogliere un senso di discontinuità rispetto alle precedenti Consiliature. Un passato che ha visto costantemente l’Amministrazione ricorrere all’imposta di soggiorno per fare fronte ad emergenze e spesa corrente contravvenendo alle previsioni di cui al relativo regolamento di attuazione”.