Non solo servizi ma ampliamenti merceologici
Apprendiamo con tristezza la chiusura dell’ennesima edicola, questa volta addirittura nella centralissima Piazza del Popolo: serrata dettata, come in molti altri casi, dal pensionamento del titolare, ma che dimostra chiaramente che nel settore non vi è ricambio generazionale, perché pesa la mancanza di prospettive e di un futuro chiaro per questi presidi, talmente familiari da accorgerci appieno della loro importanza solo quando non ci sono più.
Il comparto va sostenuto a livello nazionale e regionale con più convinzione, non solo con blandi interventi di sovvenzione economica, pur estremamente importanti in questo momento, ma con un approccio nuovo che permetta di aumentare la redditività dei chioschisti.
Si parla spesso di incrementare l’offerta in servizi delle edicole, ma si parla poco, almeno nella nostra regione, di incrementare l’offerta merceologica dando la possibilità di vendere prodotti di vario genere, possibilità al momento prevista in maniera molto limitata ed accessoria.
Diverse regioni hanno a questo proposito legiferato in materia, creando i presupposti per sviluppare progetti imprenditoriali originali e più organici rispetto alla sola vendita di quotidiani e periodici, attività che ormai da tempo non è più sufficiente a garantire la sostenibilità.
Se vogliamo garantire un futuro a questa categoria, ed al presidio di informazione, accoglienza e presenza che costituiscono nei nostri paesi e nelle nostre città, dovremo agire al più presto per integrare la classica edicola nell’ambito di attività a più alto valore aggiunto.
Forse così riusciremo a salvare gli ultimi chioschi dall’estinzione, ed a recuperare i molti altri che giacciono in stato di semi-abbandono, e che pesano sull’ambiente urbano per mesi, a volte per anni, in termini di decoro e degrado.