Confesercenti Roma: “Più Libri Più Liberi” si dimentica delle librerie del territorio

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Torna a dicembre a Roma “Più Libri Più Liberi” ma l’Associazione Italiana degli Editori si dimentica delle librerie del territorio

Il Sil, Sindacato Italiano dei Librai della Confesercenti di Roma e del Lazio, impegnato a sostenere un settore in forte crisi, torna a denunciare la scelta degli organizzatori della kermesse in programma a dicembre alla Nuvola, sostenuta anche da contributi pubblici, che anziché produrre un coinvolgimento, snobba proprio le librerie del territorio in forte crisi. Il Sindacato Italiano dei Librai della Confesercenti del Lazio, afferma il Presidente Guido Ciarla, che riconosce senz’altro l’importanza dell’evento, per la promozione dell’editoria e del libro, rinnova le osservazioni già poste in sede di concertazione con le amministrazioni locali e la stessa Regione Lazio, affinché anche le Associazioni rappresentative delle librerie fossero coinvolte assieme agli operatori nell’iniziativa e la stessa si svolgesse in un diverso periodo rispetto a quello programmato.

Dobbiamo osservare con rammarico, aggiunge il Presidente, che a nulla sono valse le richieste già avanzate e illustrate, che ci sollecitano le tante piccole e medie librerie associate che rischiano di vedersi penalizzare da un evento importante che le esclude e che si pone a ridosso del periodo dell’anno, quello natalizio, in cui è maggiore l’attenzione al libro e alla lettura con un fatturato che pesa notevolmente sui bilanci delle piccole aziende. Riconoscere l’importanza delle librerie del territorio e del servizio che svolgono, sapendo quanto sia complesso e difficile sopravvivere con margini ridotti, concorrenza sleale, digitalizzazione dei testi e una sempre maggiore disaffezione alla lettura, soprattutto nel pieno di una reale crisi innescata da inflazione e costi energetici e poi non trovare spazio per un effettivo coinvolgimento delle librerie ad un evento così importante, è una contraddizione e un errore.

Ci auguriamo, nonostante tutto, conclude Ciarla, che l’Associazione Italiana Editori comprenda che occorre riprendere il solco della piena e fattiva collaborazione tra Istituzioni e Associazioni, degli editori e delle librerie, se vogliamo scongiurare decine e decine di altre chiusure di librerie di quartiere.

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