Il presidente Banchieri: “Nonostante le difficoltà, non si rinuncia agli acquisti. Positiva la ritrovata centralità degli esercizi di vicinato”
I piemontesi destineranno quasi 800 milioni al Natale, per una spesa media di 250 euro, in leggera crescita rispetto ai 235 dello scorso anno: tra oggi e la vigilia, chi non lo ha ancora fatto si metterà in cerca degli ultimi doni. Una parte importante di questa somma verrà spesa nei punti vendita fisici: sei consumatori su dieci, infatti, faranno i propri acquisti anche in un negozio. Le tredicesime, in pagamento in questi giorni, contribuiranno per metà al budget complessivo. È quanto emerge dal consueto sondaggio natalizio di Confesercenti.
“Questi dati – dice il presidente di Confesercenti Torino, Giancarlo Banchieri – dimostrano che, nonostante la crisi, almeno a Natale non si rinuncia agli acquisti. Positivo anche il ritorno ai negozi di vicinato, un fenomeno che avevamo riscontrato anche lo scorso anno: evidentemente, per una parte dei consumatori valgono ancora i valori che solo i commerciante di fiducia può assicurare: rapporto umano, continuità, qualità, tradizione. Purtroppo, la bulimia da sconti tipica del Black Friday ha fatto sì che già a novembre sia stata acquistata una parte dei regali, in gran parte sulle piattaforme di e-commerce”.
Acquisti in crescita
Secondo i commercianti interpellati da Confesercenti, dopo un weekend dell’8 dicembre non brillantissimo, nei giorni e nei fine settimana successivi il ritmo delle vendite è progressivamente aumentato e tutti sperano che le tredicesime diano un ulteriore slancio agli acquisti.
Il ritorno nei negozi
Il ricorso ai punti di vendita fisici cresce via via che ci si avvicina al Natale: nel periodo del Black Friday la quota di persone che hanno acquistato un regalo anche presso il canale fisico si è fermata al 32%. Fra il 16 e il 24 dicembre, invece, si dichiara intenzionato ad acquistare (o lo ha già fatto) anche in un negozio il 62% degli intervistati; il 22% indica il supermercato e il 17% il mercato/mercatino. A ridosso della scadenza, infatti, il canale fisico gode del vantaggio rappresentato dall’acquisto immediato senza il rischio che i portali web falliscano i tempi di consegna.
I regali
In media i piemontesi faranno circa 8 regali a testa (9 le donne, contro i 7 degli uomini). Quanto alla scelta del dono, al primo posto c’è l’abbigliamento (44%), poi cosmetica e profumi (41%), giochi e giocattoli (33%), accessori moda (26%), libri (26%), gioielli e bigiotteria (25%), calzature (17%), articoli per la casa (16%), oggettistica, gadget e collezionismo (15%). Il 14% comprerà prodotti tecnologici; stessa percentuale per piccoli elettrodomestici. Infine, trattamenti benessere/bellezza (13%), biglietti per spettacoli/eventi (12%), abbonamenti streaming/tv (9%).
La tavola
Sempre molto quotati i regali legati alla tavola: i prodotti gastronomici sono al 23%, i vini al 19%. Anche quest’anno si conferma una particolare predilezione per i prodotti del territorio, nella gastronomia come nel comparto dolci: panettoni e pandori artigianali continuano ad attirare i consumatori. Le vendite dei prodotti alimentari – dicono gli operatori – hanno ancora margini di incremento, dato che si acquistano anche all’ultimo momento.
I viaggi
Fra i piemontesi che regaleranno o si regaleranno un viaggio all’estero (preferenza indicata da circa il 7% degli intervistati del sondaggio) le mete più frequenti sono l’Egitto, i Caraibi, gli Stati Uniti, il Kenya. Ma non tutti partiranno durante queste festività: il viaggio è il regalo da utilizzare nel corso del 2026. Quella dei viaggi – dicono le agenzie di Assoviaggi-Confesercenti – è una scelta in leggero calo, a causa dell’aumento dei costi, specialmente per quanto riguarda i voli.
I buoni-spesa di Confesercenti
Anche quest’anno Confesercenti, in collaborazione con diverse amministrazioni comunali, promuove e organizza l’iniziativa dei buoni-spesa di Natale: lo scopo è quello di sostenere le famiglie e valorizzare il commercio di vicinato. Si tratta di voucher spendibili fino al prossimo 31 gennaio nei negozi aderenti all’iniziativa, che si svolgerà nei Comuni di Avigliana, Caprie, Chiusa San Michele, Condove, Nichelino, Orbassano, Sant’Ambrogio di Torino, Sant’Antonino di Susa e Vaie; complessivamente queste amministrazioni hanno stanziato 150.000 euro. “Si tratta – spiega il presidente Banchieri – di un gesto concreto verso le famiglie in difficoltà. Anche così il commercio locale incentiva la solidarietà e la coesione sociale: un ruolo che soltanto le imprese del territorio – e non certamente il web – sono in grado di svolgere”.