Confesercenti Torino, saldi: Vincono le nuove strategie di marketing. Buone le aspettative

Il presidente Banchieri: “Situazione inedita anche per le vendite di fine stagione. La voglia di ripartire dovrebbe essere maggiormente sostenuta dalle Istituzioni”

Anche i saldi ai tempi del Covid saranno diversi da quelli del passato e le previsioni sono più difficili. Tuttavia, un dato è certo: quest’anno anche le vendite di fine stagione saranno più “tecnologiche”: una parte significativa dei commercianti interpellati da Confesercenti ha dichiarato di avere innovato il proprio punto vendita, attivando nuovi canali di promozione, la vendita online, i programmi di messaggistica e una presenza massiccia sui social. Questa, che è stata una necessità imprescindibile durante i mesi dell’emergenza sanitaria, si sta affermando come una modalità che i commercianti voglio mantenere e incrementare, e che debutta in modo massiccio e diffuso in occasione dei saldi che partono domani, sabato 25 luglio.

Le aspettative dei commercianti sono nel complesso ottimistiche: la gran parte di loro conta di confermare il livello di vendite dello scorso anno; il che non significa compensare completamente i mancati guadagni del periodo del lockdown, ma almeno recuperare una parte di liquidità in vista degli ordini per la stagione invernale. Quanto alla spesa media, i commercianti temono un abbassamento (circa 200 euro, rispetto ai 240 dello scorso anno), legato soprattutto alla minore capacità di spesa dovuta alla cassa integrazione e anche al fatto che una parte della cassa stessa non è arrivata o sta arrivando solo ora. C’è poi la questione dello smart working che ha già penalizzato le vendite in queste settimane di riapertura e, infine, la drastica diminuzione dei turisti.

Nonostante tutto ciò, i commercianti contano sulla clientela affezionata, la quale –  dicono – apprezzerà la correttezza e la professionalità del proprio negoziante di fiducia che non ha ceduto alle promozioni indiscriminate e spesso farlocche che – questa volta legalmente – hanno impazzato nell’ultimo mese.

Purtroppo, non è detto che l’assortimento sia fra i più ampi: durante il lockdown i rifornimenti erano praticamente azzerati e alla riapertura non tutti i produttori e i fornitori sono stati in grado di garantire in maniera soddisfacente il riassortimento; dunque, qualche taglia o qualche tinta potrebbero mancare.

Quanto ai consumatori, rimane alto l’interesse dei torinesi verso i saldi: anche quest’anno almeno 8 su 10 prenderanno in considerazione la possibilità di approfittare degli sconti. L’adesione delle attività commerciali ai saldi si conferma altissima e riguarderà almeno l’80% dei negozi cittadini. Gli sconti praticati saranno da subito piuttosto elevati: 30-40%. Ma in diversi casi si partirà già col “metà prezzo”.

“Anche per i saldi – commenta Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – siamo di fronte a una situazione del tutto inedita, rispetto alla quale i soliti parametri di valutazione e previsione rischiano di essere, almeno in parte, inadeguati e superati. Confortano le aspettative positive che emergono dai colleghi e il fatto che la stragrande maggioranza di essi si impegni all’apertura durante agosto: un altro segno della volontà di ripartire che il commercio torinese sta dando e di cui le istituzioni a tutti i livelli dovrebbero tenere maggiormente conto in termini di sostegno e di facilitazioni alle imprese. La vera scommessa per tutti, infatti, si giocherà alla ripresa di settembre e nell’autunno”.

 

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