Confesercenti Varese: Decreto Sostegni Ter e misure per le imprese

Decreto Sostegni ter: le misure per le imprese, ma le risorse messe in campo rischiano di non essere sufficienti, e su lavoro e credito si deve fare di più

I sostegni decisi dal Governo per le imprese sono un riconoscimento della profonda crisi che colpisce le attività economiche, soprattutto nei settori del commercio e del turismo. Ma le risorse messe in campo rischiano di non essere sufficienti, e su lavoro e credito si deve fare di più. Così commenta la Presidente territoriale Romana Dell’Erba sulla bozza decreto sostegni ter.

“Anche sul fronte dei ristori le risorse appaiono insufficienti. I codici Ateco di settore sono decisamente più indicati rispetto ai codici Ateco specifici, anche se bisogna evitare il rischio di nuove esclusioni. Le norme sul credito di imposta per gli affitti e sgravio per le rimanenze di magazzino e tagli sui costi di energia sono una boccata di ossigeno, ma non bastano. Ci aspettiamo risposte dal Governo su moratoria debiti bancari e scadenze fiscali, oltre agli interventi richiesti da Confesercenti su ammortizzatori sociali e per la mancata proroga della cassa Covid-19.

Il Consiglio dei Ministri di venerdì 21 gennaio ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico. In attesa della versione definitiva e del testo ufficiale di seguito un riepilogo delle misure previste a favore delle imprese. In particolare, sono stati stanziati circa 390 milioni per le misure di sostegno ad attività del commercio al dettaglio, del settore dell’intrattenimento e del tessile.

Al Mise è stato istituito un Fondo per il 2022 con dotazione di 200 milioni per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio. Un fondo perduto a favore delle imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio riguardante specifici codici ATECO.

Ecco cosa devono presentare le imprese per beneficiare del contributo:

  • Un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni;
  • E di aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

La bozza indica i seguenti codici ATECO:  47.19 (Commercio al dettaglio in altri esercizi non specializzati);  47.30 (Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione);  47.43 (Commercio al dettaglio di apparecchi audio e video in esercizi specializzati);

  • 47.5 (Commercio al dettaglio di altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati);
  • 47.6 (Commercio al dettaglio di articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati),
  • 47.71 (Commercio al dettaglio di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati);
  • 47.72 (Commercio al dettaglio di calzature e articoli in pelle in esercizi specializzati);
  • 47.75 (Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale);
  •  47.76 (Commercio al dettaglio di fiori, piante, semi, fertilizzanti, animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati),
  • 47.77 (Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria);
  • 47.78 (Commercio al dettaglio di altri prodotti (esclusi quelli di seconda mano) in esercizi specializzati);
  • 47.79 (Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato);
  • 47.82 (Commercio al dettaglio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento, calzature e pelletterie);
  • 47.89 (Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria);
  • 47.99 (Altro commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi o mercati).

La domanda potrà essere presentata secondo modalità e termini che saranno definiti dallo stesso Ministero.

– Il Fondo per il sostegno delle attività economiche particolarmente colpite (intrattenimenti, discoteche, gestione di piscine a titolo di esempio) dall’emergenza epidemiologica, istituito con il decreto Sostegni del 22 marzo 2021, è esteso al 2022 con uno stanziamento di 20 milioni da destinare ad interventi in favore dei parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici. Per i settori del wedding, intrattenimento e affini sono stanziati 40 milioni, mentre è stato aumentato di 30 milioni il fondo dedicato alle discoteche e sale da ballo.

– Tra le disposizioni del DL “Sostegni-ter”, vi è anche una modifica riguardante il bonus investimenti in beni strumentali. La bozza prevede per la quota superiore a 10 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 5 per cento del costo fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro.

Di seguito una sintesi dei crediti d’imposta previsti nella bozza di Decreto Sostegni –ter, in base al testo approvato dal CdM del 21.01.2022:

  • Il Credito d’imposta del 30% sul valore delle rimanenze finali di magazzino delle attività manifatturiere e del commercio del settore tessile, della moda e degli accessori è esteso anche alle imprese che svolgono attività di commercio al dettaglio in esercizi specializzati di prodotti tessili, della moda, del calzaturiero e della pelletteria. Per la misura sono stanziati circa 100 milioni. L’estensione si applica limitatamente al periodo d’imposta in corso al 31.12.2021.
  • Proroga del credito d’imposta locazioni per i canoni corrisposti in relazione ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022, limitatamente alle seguenti imprese: appartenenti al settore turistico (strutture turistico-ricettive, agenzie di viaggio, tour operator, terme, porti turistici, etc..); o che abbiano registrato un calo del fatturato o dei corrispettivi del mese di riferimento (gennaio-febbraio-marzo 2022) rispetto al medesimo mese del 2019 di almeno il 50%. L’agevolazione è subordinata alla presentazione di apposita autodichiarazione all’AdE
  • Credito d’imposta per imprese energivore. La norma è volta a garantire alle imprese energivore una parziale compensazione degli extra costi per l’eccezionale innalzamento dei costi dell’energia.

A quelle che hanno subito un incremento del costo per KWh superiore al 30 per cento al medesimo periodo dell’anno 2019, derivante dalla particolare contingenza dovuta dall’innalzamento dei costi dell’energia in questione, è riconosciuto un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti. Il beneficio è quantificato in misura pari al 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022.

Contro il caro energia è stato, inoltre, approvato un pacchetto di misure calibrato verso le filiere produttive che rischiano maggiormente l’interruzione delle attività:

  • 1,2 miliardi per annullare a tutte le imprese gli oneri di sistema nel primo trimestre del 2022. Riguarderà le attività che nei contratti impegnano potenza anche sopra i 16,5kW;
  • 540 milioni per contributi sotto forma di credito d’imposta pari al 20% delle spese elettriche (tutta la bolletta) per le imprese energivore, circa 3.800, che hanno subito incremento dei costi +30% rispetto al 2019;
  • Prevista, dal 1 febbraio al 31 dicembre 2022, anche una misura per i fotovoltaici incentivati con vecchi sistemi che se hanno extra profitto devono riversarne una parte al GSE tramite compensazione. L’importo verrà deciso dal GSE.

“Riteniamo – conclude la Presidente – che in uno scenario che sta andando verso il terzo anno di emergenza sanitaria, con la campagna vaccinale sempre più incisiva, si debba trovare il coraggio di alleggerire ogni forma di restrizione e chiusure, perché quello che vogliono davvero gli imprenditori è lavorare impegnati a trovare le soluzioni al proprio business. Non si può vivere più in attesa e nell’incertezza, facendo solo affidamento ai pochi ristori che non coprono nemmeno tutti i settori che vivono momenti di difficoltà. Il lavoro, il sacrificio e l’impegno di ogni imprenditore sono il segreto per uscire dalle difficoltà. Ovviamente le misure per contenere l’evidente inflazione devono sorreggere questa ripresa”.

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