Confesercenti Veneto, Assoturismo: “Bene i provvedimenti della Regione ma serve di più”

Il Presidente Mattiazzo: “A favore delle agenzie di viaggio che per il turismo rappresentano la risorsa principale ci attendiamo molto di più”

 

L’assessore al turismo della Regione Veneto, Federico Caner, in alcuni casi con l’assessore alla formazione Elena Donazzan, ha avviato alcune misure idonee a sostenere la ripartenza del turismo nel Veneto.

In questa fase, ritengo fondamentale il ruolo svolto da Assoturismo Veneto che ha permesso di concretizzare la complessità del settore a tutti i livelli.

Dalla posizione iniziale ad avvio COVID, dichiara Francesco Mattiazzo Presidente di Assoturismo Veneto, tutte le attenzioni erano rivolte alle indubbie e grandi difficoltà delle strutture ricettive in particolare quelle alberghiere. Il rischio era che tutti i provvedimenti di sostegno e rilancio fossero indirizzati a queste strutture imprenditoriali.

Il lavoro fatto dalle Associazioni, ed in particolare da Assoturismo, ha fatto si che si comprendesse fino in fondo che ‘turismo’ è un complesso mondo di imprese, complementari e che tra loro si alimentano.

E’ datato primi di aprile il primo intervento in questo senso della nostra organizzazione, continua Mattiazzo ed abbiamo sottolineato il fondamentale ruolo e la drammatica situazione delle agenzie di viaggio che, oltre ad avere una ventina di migliaia di occupati (con l’indotto), rappresenta un comparto che ‘alimenta’ direttamente tutti gli altri settori della filiera turistica.

Non possiamo dimenticarci che nel pre covid, il 33,5% delle prenotazioni non  effettuate via web erano fatte dalle agenzie.

Il comparto delle agenzie di viaggio ha sofferto e sta soffrendo tantissimo, continua Mattiazzo. Nel momento del lock-down le attività sono state danneggiate al 95/100%. Alcune agenzie quelle specializzate nella congressistica e nei viaggi studio continuano a subire diminuzione dei ricavi vicini al 100%.

I provvedimenti della Regione si sono mossi in più direzioni e l’integrazione tra l’assessorato al turismo e quello della formazione ha permesso un utilizzo abbinato di fondi FSE e fondi FESR.

– RI-PARTIAMO!Per il rilancio del turismo in Veneto, è un bando che  supporta le imprese a sviluppare nuove strategie orientate alla sostenibilità e alla ripresa della domanda con un finanziamento che copre il 100% di alcuni costi sostenuti dalla agenzie di viaggio (quelli relativi all’adeguamento e fino al 50% dell’intero progetto) e che dà un sostegno concreto per il rilancio delle attività.
– Con il progetto Veneto On Demand , specifico per le agenzie di Viaggio, Assoturismo Veneto, attraverso il proprio centro studi CESCOT VENETO sta aiutando 24 agenzie (c’è ancora un po di tempo per quelle agenzie che volessero aderire).

– Si è appena chiuso il bando per l’orientamento della domanda turistica ai mercati esteri (una decina le agenzie di Viaggio coinvolte da Assoturismo) o quello per il consolidamento di aggregazioni di PMI.

– Stiamo attendendo l’uscita di nuovo bando per aggregazioni ed internazionalizzazioni con contributo fino al 70% (la agenzie di viaggio possono essere protagoniste in modo determinante)

– Ed infine il contributo a fondo perduto (dovrebbe uscire in questi giorni il decreto della Regione) che assegna un contributo a tutte le agenzie del Veneto (dai 1.500 ai 2/3.000 EURO a ciascuna agenzia.

Inoltre Assoturismo ha appena chiuso un accordo con una primaria compagnia assicurativa (UNIPOL SAI) e proporremo una polizza assicurativa anti-covid a tutte le amministrazioni locali a favore dei turisti ospitati con un premio assicurativo assolutamente minimo che potrà aiutare molto i pacchetti turistici offerti dalle agenzie.

Tutto questo è sicuramente importante, chiude Mattiazzo, ma per il turismo, che rappresenta la principale fonte per lo sviluppo della nostra regione ci attendiamo molto di più.

Infine

Gentile Ministro, caro Assessore,

con questa mia non voglio ripetere la drammatica situazione del settore turistico nel Veneto e nel nostro Paese.

Uno dei principali componenti del PIL nazionale è in ginocchio.

Non solo il settore alberghiero (CERVED prevede una perdita dal 37 al 73% ) ma l’intero comparto è profondamente colpito e le previsioni (sempre CERVED) parlano di un meno 36,3% di ricavi nel Veneto.

Se le strutture alberghiere sono quelle maggiormente all’attenzione dell’opinione pubblica dobbiamo ricordarci che è l’intero comparto a soffrire in modo drammatico:

– le strutture extra-alberghiere che viaggiavano con un incremento di quasi il 50% negli ultimi 5 anni, sono oggi in difficoltà con una perdita di presenze fino all’80%.

– le agenzie di viaggi non solo non hanno lavorato in questi mesi ma hanno dovuto cancellare tutto il lavoro fatto prima del COVID e non vedono prospettive per il futuro. La perdita è del 100%.

– le professioni turistiche (guide, accompagnatori, organizzatori, per non parlare delle nuove professioni : Community manager , Travel designer,  Travel influencer ecc.)

– gli stabilimenti balneari che pur avendo riaperto operano in modo ridotto con flessioni dei ricavi nell’ordine del 50%;

– le società di trasporto (su acqua e su strada) strettamente collegate alle presenze turistiche che ci segnalano una riduzione del 60%.

Di fronte a questa situazione ci troviamo con provvedimenti limitatissimi e con prospettive di rilancio ancora poco chiare ed una strategia complessiva indeterminata.

  1. I dipendenti della aziende hanno chiuso la possibilità di cassa integrazione (FIS – ORDINARIA- IN DEROGA) ed oggi le imprese sono costrette a mettere i loro dipendenti in assenza giustificata non retribuita. Dobbiamo subito ampliare  la durata della cassa integrazione fino a fine anno
  2. Le agenzie di viaggio, le professioni turistiche, le strutture extralberghiere hanno bisogno di un intervento straordinario di sostegno per rilanciare l’attività e superare la situazione attuale che non è solo di mancanza di liquidità ma soprattutto di blocco delle attività. Limitare il contributo a fondo perduto al solo mese di aprile è assolutamente insufficiente. Nonostante la possibilità di riaprire queste attività sono ferme oramai da metà febbraio; Un indennizzo particolare va previsto per tutte le professioni turistiche spesso esercitate in forma non imprenditoriale.
  3. dobbiamo rivedere e riorganizzare i piani strategici sia regionale che nazionale in funzione delle modifiche derivanti dalla crisi COVID 19:  – la minore capacità di spesa delle famiglie e la modifica delle abitudini del turista che potrebbero consolidarsi privilegiando in particolare la sicurezza.
  4. rilanciare in modo concreto il turismo legato alla convegnistica, il turismo d’affari e quello delle famiglie rilanciando e investendo nel turismo di prossimità (almeno in questa fase) senza disperdere risorse in mercati che si stanno dimostrando (in questo momento) restii al nostro Paese;
  5. operare in modo concreto per il ‘VENETO COVID FREE’ non solo come garanzia di sicurezza ma soprattutto come strumento per fare ‘percepire’ la situazione di sicurezza ai turisti.
  6. dare alla cabina di regia regionale del turismo un ruolo completamente nuovo facendola operare non tanto sulle problematiche esistenti e quindi subite ma soprattutto per avere una visione complessiva che permetta di anticipare e prevenire le situazioni di crisi.

Assoturismo Confesercenti, infine, ritiene fondamentale che in questa fase siano destinate risorse a sostenere le singole imprese (privilegiando le reti) al fine di sostenere le attività di consulenza per la pianificazione dei business plan quali strumenti indispensabili per affrontare la situazione attuale.

Lo stiamo ripetendo da tempo, non possiamo aspettare ancora. C’è il concreto pericolo che il comparto turistico si trovi nell’impossibilità di ripartire.

 

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