Confesercenti Veneto Centrale, Cittadella: Meantime, consegnate le chiavi a due attività

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Love Coture e Angoli di Mondo rimarranno stabilmente aperte, si chiude con successo il progetto di recupero degli sfitti commerciali di Cescot e Confesercenti

Due nuove attività hanno trovato stabilmente casa in Galleria Mantegna, restituendo finalmente linfa vitale a due vetrine rimaste per troppo tempo vuote. È questa la conclusione, di grande successo, del progetto Meantime, proposto da Cescot Veneto, Centro Studi Confesercenti, insieme al Comune di Cittadella. L’iniziativa, mirata alla rigenerazione urbana attraverso il recupero di sfitti commerciali, si è chiusa di recente con il lancio di un video emozionale (visibile qui https://fb.watch/9bnaxP8UkZ) e la consegna delle chiavi a Carolina Tessarollo, giovane creativa e titolare del negozio di moda Love Cotoure, e alla cooperativa Angoli di Mondo, che propone oggetti e abbigliamento usato, abbinando l’attività commerciale all’inserimento lavorativo di persone fragili.

«Meantime» spiega Valeria Pluti, manager del distretto del commercio di Cittadella – «è partito come progetto pilota: Cittadella non aveva mai avuto grandi problemi legati ai vuoti commerciali ma nel tempo la situazione è cambiata, a maggior ragione con l’arrivo della pandemia, anche se questo progetto era stato studiato in precedenza. Ci siamo quindi attivati come distretto del commercio, che unisce in partenariato pubblico e privato sotto la guida di un’unica regia, condividendo obiettivi e azioni attraverso progetti di cofinanziamento».

«Abbiamo lavorato molto e gli imprevisti non sono mancati» continua Roberta Re, coordinatrice del progetto «l’arrivo del Covid-19 e le conseguenti chiusure ci hanno costretti a rivedere non poco date e modalità di svolgimento del progetto. Ma in definitiva possiamo dire che Meantime è stato un successo: non solo siamo riusciti a dare spazio a piccole imprese rivitalizzando la Galleria, ma ora abbiamo avuto la certezza che due attività rimarranno stabilmente, e questa è la miglior conferma del fatto che l’obiettivo è stato raggiunto».

«A Cittadella» conclude Alessandra Trivellato, Responsabile Sviluppo Confesercenti «abbiamo dato avvio ad un percorso che unisce gli interessi delle imprese e dei commercianti insieme a quelli dei proprietari di immobili, perché un negozio chiuso è un danno enorme per tutti che ricade sull’intero sistema città. “Se chiude il commercio, chiude la città” diceva un nostro vecchio slogan oggi sempre attualissimo; noi vogliamo città sane, illuminate e vive».

Il progetto Meantime è partito nel 2020. La prima fase del progetto ha visto la mappatura di tutti gli sfitti commerciali nella zona del centro storico: ne sono risultati una trentina. Dei proprietari di questi negozi, cinque hanno aderito alla proposta di Cescot, concedendo lo spazio al progetto, in comodato gratuito, per dieci settimane. A novembre 2020 si è quindi aperto il bando (Re-open) per trovare le attività da inserire in queste cinque vetrine. La risposta è stata ottima, ma l’avvento della pandemia ha ritardato l’apertura delle attività, che è slittata dal periodo Natalizio, per cui era prevista, fino a maggio. Il successo è stato comunque ottimo, tanto che due attività hanno chiesto e ottenuto di poter rimanere in modo stabile presso gli spazi occupati con Meantime.
Le due attività sono:

  • Love Couture

Carolina Tessarolo è una giovane creativa: ha un laboratorio sartoriale dove realizza abiti e accessori di vario tipo. Ogni articolo è un oggetto unico, pensato (quasi) su misura per il cliente. La sua idea imprenditoriale (già avviata a Cittadella con il negozio in via Indipendenza) nasce dal desiderio di esprimere un concetto di moda senza etichette: libera, dinamica, e dalla mente aperta. Love couture, è amore, passione ed artigianalità, che si traduce in prodotti unici e dallo stile inconfondibile.

  • Angoli di Mondo coop sociale

La cooperativa opera a Padova da 35 anni, sia nel commercio equo e solidale sia nel recupero dell’usato. A Cittadella si occupa solo di commercio equo e solidale, e questa poteva essere l’occasione buona per portare in centro anche il mercato dell’usato: un’idea che ben si sposa con il progetto stesso, unendo il riutilizzo di spazi vuoti con la valorizzazione di oggetti che, altrimenti, diventerebbero rifiuti.

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