DDL Concorrenza: Confesercenti, bene turismo, carburanti e avvio riforma trasporto pubblico non di linea.

Ma su energia possibili rischi per le imprese: no a meccanismi di silenzio-assenso, serve ingresso consapevole

Interventi positivi per turismo, rete carburanti e trasporti. Ma la liberalizzazione del mercato energetico e del gas porterà inevitabilmente qualche rischio per le PMI, da contrastare evitando meccanismi di silenzio-assenso e prevedendo l’ingresso consapevole dei consumatori nel nuovo regime.

Così Confesercenti sul DDL Concorrenza, che ha ottenuto oggi il via libero definitivo dal Senato.

Tra gli interventi postivi del DDL, c’è senz’altro l’annullamento del parity rate che sancisce, una volta per tutte, la nullità delle clausole contrattuali che limitano la libertà di impresa vietando alle attività ricettive di offrire prezzi e condizioni migliori rispetto a quelli praticati dalle piattaforme telematiche.

Bene pure la razionalizzazione degli impianti di distribuzione carburanti: si tratta di un intervento che chiediamo con insistenza da anni e che è necessario per la riqualificazione della rete. La razionalizzazione sarebbe potuta essere però più incisiva: siamo ancora lontani dalla media europea sia in termini di numero di punti vendita che di erogato medio per impianto. L’intervento contenuto nel DDL, comunque, dovrebbe portare alla chiusura di 3-4mila punti vendita, ormai incompatibili con le normative ambientali e del codice della strada.

Accogliamo con moderata soddisfazione anche l’avvio della riforma del trasporto pubblico non di linea. La riforma non era più rinviabile, anche se la delega al Governo prevista dal DDL non è perfettamente in linea con quanto sancito recentemente dal Consiglio di Stato. Bisogna individuare un percorso che segua i principi della concorrenza e del diritto europeo – con una più netta separazione dei servizi di noleggio con conducente (NCC) e di taxi – della regolazione delle attività delle piattaforme tecnologiche e dell’adeguamento del sistema sanzionatorio proporzionalmente alla gravità delle violazioni.

Bene anche la proroga al 2019 della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica: le imprese avranno più tempo per prepararsi ad un cambiamento che potrebbe porre delle problematicità, soprattutto per la attività aziendali più piccole e fragili. La deregulation del mercato energetico, per essere efficace e sicura, deve basarsi sulla consapevolezza dei consumatori: per questo, oltre a ribadire la nostra contrarietà al silenzio-assenso, auspichiamo che la riforma, nella sua fase attuativa, venga accompagnata da una massiccia campagna di informazione istituzionale, sotto la responsabilità dell’Autorità per l’energia elettrica e gas. Una comunicazione che non può essere lasciata nelle mani di canali informativi impropri – perché di tipo commerciale – predisposti dagli operatori energetici.

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