Draghi: “Ripresa in frenata, pronte nuove misure”

Affondano le Borse europee, bruciati 222 miliardi

Mille miliardi per resuscitare il credito bancario nel sud Europa, scongiurare il rischio deflazione e rintuzzare una ripresa che non decolla, con l’impegno a ulteriori interventi se i prezzi non guadagneranno velocità. Sono le misure anti-crisi della Bce annunciate ieri da Mario Draghi al consiglio della banca, riunito per una volta a Napoli (dove ci sono momenti di tensione a un corteo contro la Bce). Draghi ammette che le previsioni economiche sono peggiorate e “i rischi sono aumentati”. .

“L’incertezza è sparita sui mercati finanziari, ma non nell’economia reale. Ed è qui che bisogna agire”, spiega il presidente della Banca centrale europea. In uno scenario economico in peggioramento, con una ripresa che stenta e un’inflazione media dell’eurozona scesa fino allo 0,3% a settembre, con nuovi rischi al ribasso nel medio periodo, “la cosa più importante per far ripartire l’eurozona è la fiducia nel futuro”, sostiene Draghi. “Serve fiducia nel futuro per fare investimenti e perché le persone vadano in banca a prendere i soldi. La fiducia nel futuro si ottiene con riforme strutturali, con meno tasse e certezza negli orientamenti di finanza pubblica». Un discorso che non vale soltanto per l’Italia, ma per tutta l’eurozona”, precisa il presidente della Bce. Il Consiglio direttivo della Bce, che si riunito a Napoli, è «unanime» nel suo impegno a usare ulteriori misure anticonvenzionali se l’inflazione dovesse continuare a restare bassa per un periodo di tempo troppo lungo, ha annunciato il presidente della Bce, Mario Draghi durante la conferenza stampa dopo la riunione alla Reggia di Capodimonte. Senza però specificare di più, deludendo i mercati”. La Bce usa diversi strumenti per misurare le aspettative sull’inflazione, ha spiegato Draghi. “In questo le nostre attese sull’inflazione sono 8 punti sotto il 2% nel periodo dei prossimi 5 anni. Le misure prese a giugno sono state determinate perché il nostro outlook nel medio termine è peggiorato e il rischio è aumentato. Avere un periodo prolungato di inflazione troppo bassa è dannoso per l’economia, ecco perché da giugno abbiamo cominciato a prendere una serie di misure per contrastarla”. Le  parole di Draghi non hanno incontrato il favore dei mercati, ed hanno portato a un calo generalizzato dei listini delle  borse europee, che ‘bruciano’ 222 miliardi. Piazza Affari segna un -3,9%.”

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