Estate 2016, incremento di turisti del 3% sulla montagna modenese. Confesercenti: “Positivo, ma occorre incentivare l’innovazione dell’offerta”

“Andamento climatico ancora troppo determinante, servono anche alternative”

montagnamodena

Bilancio che volge al bello per il turismo estivo sull’Appennino modenese. Dopo un 2015 già positivo, grazie alle eccezionali condizioni meteo, la stagione ormai prossima all’archivio sarà ricordata tra le migliori degli ultimi anni, dato un incremento delle presenze del 3%. Oltre agli italiani, si segnala anche l’arrivo di turisti stranieri: l’intero settore, ha evidentemente beneficiato di un andamento climatico anche quest’anno il larga parte favorevole, anche se i picchi maggiori sono stati registrati soprattutto in occasione dei finesettimana. A rilevarlo l’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze, per conto di Assoturismo-Confesercenti e che ha interessato un campione di oltre 50 strutture ricettivo–alberghiere ed extra alberghiere delle località montane modenesi.

Andamento stagionale

Se giugno, ha segnato una leggera contrazione dei villeggianti, luglio ha visto un’inversione della tendenza con un +3% rispetto al 2015; un aumento prevalentemente concentrato nei fine settimana. Agosto invece s’è mostrato il mese migliore con un avvio, ad inizio mese buono, un ottimo week end lungo di Ferragosto e con una conferma del buon andamento anche nella seconda parte del mese. Alla fine le stime indicano un +4% circa rispetto agosto 2015.

Presenze turistiche, permanenza e tipologia di soggiorno

L’incremento più marcato è merito della clientela legata al turismo climatico, in particolare famiglie con bambini. Anche i giovani però hanno riempito hotel e strutture ricettive soprattutto nei week end. Più stabile invece i soggiorni legati ai ritiri delle compagini sportive, alla mountain bike ed al trekking. Quanto alla clientela, sono risultati in aumento gli italiani,+2,8%, in arrivo più che altro dalle provincia di Modena e limitrofe. Positivo anche il dato degli stranieri +4%, anche se la quota di questa tipologia di clientela resta sempre largamente minoritaria.

È un bilancio sicuramente positivo per le presenze – afferma Gabriella Gibertini Presidente Asshotel Confesercenti Modena – non altrettanto per la redditività: il dato dei fatturati infatti non segue in parallelo quello del numero dei turisti, per questo è necessario incentivare la competitività delle imprese turistiche anche attraverso la riduzione della pressione fiscale e con agevolazioni all’innovazione delle strutture. Considerato poi che la stagione è stata sicuramente influenzata anche da fattori geopolitici, per acquisire stabilmente i turisti s’impone un rafforzamento del prodotto e delle politiche promozionali, sviluppando alternative interessanti, innovando le strutture ricettive, potenziando le infrastrutture sportive ed, infine, creando una rete che permetta, di scoprire le tante eccellenze che caratterizzano il territorio a pochi chilometri dalle più note località appenniniche. Serve però uno sforzo straordinario in termini di progettualità e di risorse disponibili. E in proposito, ci attendiamo che i bandi regionali di prossima uscita offrano un significativo sostegno alla riqualificazione delle strutture ricettive, e che l’organizzazione che scaturirà dall’attuazione della nuova Legge Regionale 4, renda sempre più efficiente l’azione di promo-commercializzazione del territorio modenese montano che rimane di importanza strategica per l’economia di tutta la nostra provincia.

 

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