Faib Confesercenti Firenze: “Necessari interventi urgenti per bloccare l’incremento dei prezzi del carburante”

Il Responsabile Chini: “I gestori sono strozzati dagli aumenti. Senza risposte immediate non ci sono alternative, sarà a rischio il normale svolgimento dell’attività”

E’ all’attenzione di Faib Confesercenti Firenze la grave situazione del settore distribuzione carburanti in seguito ai forti rincari dei questi e dei costi energetici; tutto ciò sta mandando in profonda crisi le piccole imprese di gestione delle aree carburanti, si tratta di una conseguenza diretta del conflitto in Ucraina, che si aggiunge alle gravi conseguenze del settore dovute ai due anni di pandemia.

“I gestori sono strozzati dagli aumenti: dall’esposizione per l’acquisto dei prodotti cresciuti enormemente ai costi di gestione, soprattutto di energia elettrica e di gas. – afferma Francesco Chini Responsabile Faib Confesercenti Firenze – Nell’anno appena trascorso i gestori hanno registrato una crescita inarrestabile dei costi intorno al 20% che, da quando è scoppiato il conflitto, sta subendo una vera e propria ‘impennata’; e, in queste ultime ore, i prezzi praticati risultano assolutamente insostenibili per i gestori, gli autotrasportatori, la cittadinanza e per tutte le altre attività economiche che, direttamente o indirettamente avranno conseguenze negative.”

Per questi motivi, la Presidenza Faib Confesercenti Firenze ritiene assolutamente necessario un intervento straordinario ed urgente da parte del Governo. Anche Faib Nazionale ha deliberato un pacchetto di richieste da avanzare al Governo, alle compagnie e ai retisti per salvare un servizio primario per la mobilità dei cittadini e delle merci; il rischio è di arrivare a 100mila persone, che lavorano a vario titolo nella rete distributiva, che rischiano di perdere il loro lavoro.

Ecco le richieste di Faib al Governo:
• Apertura di un Tavolo di crisi del settore presso il Ministero;
• Immediata sterilizzazione dell’iva sui prezzi dei carburanti, per fare in modo che ogni aumento non sia gravato anche del 22% di iva;
• Credito d’imposta sulla eccedente di sovrapprezzo di energia elettrica rispetto alla media corrisposta nel 2019;
• Abbattimento al 100% delle spese per le transazioni elettroniche a favore di banche e circuiti.

Alle compagnie petrolifere e ai retisti privati, si chiede:

• Revisione/ripartizione della tabella dei costi di gestione;
• Ulteriori 2 giorni di dilazione nei pagamenti dei carburanti;
• Intervento immediato di sostegno sui costi elettrici, che non possono essere scaricati solo sui gestori, poiché la luce serve ad illuminare i piazzali.

“Senza risposte immediate non ci sono alternative, sarà a rischio il normale svolgimento dell’attività. – conclude Chini – Per questo, nel rispetto della drammatica situazione, ci riserviamo di valutare, insieme alle altre due Federazioni dei gestori Fegica e Figisc, ogni iniziativa di protesta nessuna esclusa, al fine di tutelare le imprese rappresentate.”

Condividi