Faib Confesercenti Modena, DL carburanti: una norma che penalizza i benzinai

DL carburanti

Il Presidente Giberti: “Esito parlamentare scontato. Ora si lavori a decreto attuativo per migliorare la norma”

“Una norma che penalizza gestori di impianti e consumatori”. E’ quanto denuncia, ancora una volta, la Federazione modenese dei benzinai che, nonostante l’approvazione del Dl carburanti in Parlamento, chiede che si arrivi ad una norma che tuteli il lavoro onesto e trasparente dei gestori degli impianti e i consumatori. Giberti: “Prendiamo atto che il Parlamento, nella sua sovranità, non è stato in grado di apportare le modifiche che tutti, a cominciare dall’Antitrust, avevamo suggerito. Ora il confronto si sposta in sede ministeriale e tecnica, affinché si arrivi ad una norma che tuteli trasparenza e consumatori, senza ulteriori inutili penalizzazioni nei confronti dei gestori che non hanno nessun ruolo nelle politiche dei prezzi”

Faib Confesercenti Modena continua a sostenere che nel Dl carburanti sia indispensabile “la razionalizzazione della giungla cartellonistica” di cui sono vittime le aree di rifornimento carburanti. “Ci aspettiamo – spiega Franco Giberti, Presidente Faib Confesercenti Modena – dai prossimi confronti con il Ministero, che si arrivi ad una diversa organizzazione delle informazioni sui prezzi ai consumatori. Attualmente, quello che risulta dall’esito parlamentare è solo un onere per i benzinai che, ci teniamo a ribadirlo ancora una volta, non hanno alcuna responsabilità nella gestione dei prezzi”.

“Occorre – aggiunge Giberti – organizzare tempi e modi di attuazione del nuovo obbligo, dando il tempo alle aziende di organizzarsi, per non incorrere in errori che verrebbero scaricati sui gestori. Inoltre, anche se c’è stata la riduzione delle multe, continuiamo a ritenerle ingiuste ed eccessivamente onerose in rapporto alla redditività dei gestori”.
“Auspichiamo – conclude Giberti – che il Ministero convochi a breve un tavolo di confronto sui problemi complessivi della categoria per affrontare le vere storture della rete carburanti italiana e sulla definizione del nuovo obbligo in maniera, più possibile, equilibrata”.

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