Fiesa Confesercenti Modena: Pasqua 2024, i modenesi scelgono il prodotto artigianale. La colomba tradizionale di forni e pasticcerie la più venduta

colomba

Il Presidente Mariani: “Il prezzo delle colombe è rimasto invariato rispetto allo scorso anno al contrario delle uova aumentate per i rincari delle materie prime”

La Pasqua è un momento speciale in cui i prodotti artigianali assumono un ruolo di primo piano. I modenesi, con grande attenzione alla qualità, si preparano a festeggiare questa festività con le deliziose colombe pasquali e le uova di cioccolato prodotte dai maestri artigiani fornai e pasticceri. È quello che emerge dalle rilevazioni sulle vendite pasquali condotte da Fiesa Confesercenti Modena, tra i forni e le pasticcerie artigianali associate.

Quello che emerge è la tenuta delle prenotazioni e delle vendite della colomba pasquale, preparata con materie prime freschissime da forni e pasticcerie modenesi. Anche se quest’anno la Pasqua arriva a poco più di tre mesi dal Natale, la cosiddetta “Pasqua bassa”, i modenesi non rinunciano ad acquistare il dolce artigianale preferendolo a quello di produzione industriale. Un prodotto immancabile sulle tavole dei modenesi nel giorno di Pasqua. Tra le scelte anche le colombe senza glutine, le colombe integrali e quelle vegane che stanno conquistando quote di mercato, andando ad intercettare quella fetta di consumatori che, o per intolleranze o per scelte alimentari non acquista la “classica” colomba.

“La colomba pasquale artigianale simbolo della festività di Pasqua – commenta Daniele Mariani, Presidente Provinciale Fiesa Confesercenti Modena e Vicepresidente Nazionale Fiesa Confesercenti – rimane sempre la prima scelta. I consumatori modenesi sono molto attenti e prestano attenzione agli ingredienti e alla loro qualità e, soprattutto per quanto riguarda la colomba, prediligono il prodotto artigianale, realizzato con ingredienti di qualità. Nonostante le aziende di panificazione e pasticciere devono fare i conti con il rincaro delle materie prime (+ 10/15% con un picco del + 68% per l’uva sultanina), vogliamo rassicurare il consumatore sul prezzo finale del prodotto che rimane pressoché invariato rispetto allo scorso anno”.

Pasqua “amara” invece per le uova di cioccolato. La sorpresa infatti è un forte aumento dei prezzi alla fonte delle materie prime quali lo zucchero e il cacao. La crisi del cacao ha portato questo ingrediente, fondamentale per le uova di cioccolato a 10.000 dollari la tonnellata con un rialzo da inizio anno del 135%, a cui si aggiunge un + 72% per lo zucchero e un + 52% per il burro di cacao.

“Questi aumenti non sono stati completamente scaricati sul prezzo al consumo, ma sono stati in gran parte assorbiti sacrificando una buona fetta dei margini – aggiunge Mariani. In questo modo abbiamo potuto mettere sul mercato uova a un prezzo contenuto per il consumatore finale. Le vendite sono comunque positive e le preferenze dei consumatori modenesi sono equanimi sia per le uova al cioccolato fondente che al latte. Sulle colombe pasquali e sulle uova si registra la concorrenza al ribasso della Gdo che utilizza i prodotti della tradizione come prezzi civetta a scapito dell’artigianalità delle produzioni. I consumatori però premiano sempre di più l’artigianalità di fornai e pasticcieri per degustare nella giornata di Pasqua prodotti di eccellenza. Consigliamo di scegliere un uovo o una colomba realizzati dal forno o dal pasticciere di fiducia, dove si è certi della freschezza e della qualità del prodotto” conclude Mariani.

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