Fismo Confesercenti Modena, al via i saldi estivi: “La crisi del settore continua, speriamo in una boccata d’ossigeno”

La Presidente Simoni: “Assortimento ed opportunità di scelta non mancheranno, si tratta di un’occasione anche per smaltire i capi di fine stagione”

La data di inizio dei saldi estivi 2021 per Modena e l’intera Emilia-Romagna, è fissata per sabato 3 luglio. I saldi possono proseguire per un periodo massimo di 60 giorni; non esiste obbligo di comunicazione preventiva al Comune di competenza, ma, come sempre, i capi dovranno riportare indicazione del loro prezzo iniziale, prezzo finale e percentuale di sconto; la merce non in saldo dovrà essere tenuta separata dall’altra, con indicazione “merce non in saldo”.

“Il settore della moda tra lockdown e crisi dei consumi è stato duramente colpito dalla crisi: un crollo che si è tradotto in un calo delle vendite su scala nazionale per il settore, pari a 36 milioni di euro al giorno: un impatto devastante – sottolinea Roberta Simoni, Presidente FISMO, Federazione Italiana Settore Moda Confesercenti Modena – A questo si aggiunge il problema delle rimanenze iniziali e finali in magazzino, merce che se non venduta entro la stagione a fine anno subirà un forte deprezzamento e che impatterà negativamente sulle imprese che non hanno agevolazioni sui costi sostenuti per l’acquisto: su questo aspetto delle rimanenze di magazzino come associazione abbiamo chiesto al Governo di intervenire con un contributo come credito di imposta” precisa Simoni.

In questo difficile contesto è fondamentale stimolare i consumi: Roberta Simoni auspica che “i saldi possano offrire una boccata di ossigeno per gli operatori del settore. Rappresentano infatti un momento per fare acquisti vantaggiosi: questo può rispondere sia alle aspettative dei consumatori che delle imprese dopo un lungo periodo di rinunce”.

“Rimane, quindi, indispensabile, – conclude Simoni – un intervento governativo capace di sostenere la filiera della moda, dalla produzione alla distribuzione, senza correttivi l’intera filiera è a rischio”.

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