La Presidente Rossi: “Le vendite di fine stagione assumono grande importanza, rappresentano un patrimonio economico, sociale e culturale che si sta perdendo a causa soprattutto delle vendite “on-line”
Secondo Sara Rossi presidente di Fismo Confesercenti Pistoia e titolare di un negozio con punti vendita a Pistoia ed Agliana , gli articoli più gettonati si preannunciano: abbigliamento estivo donna e uomo (magliette, short, gonne e pantaloni), calzature (sandali e sneaker donna), abiti da cerimonia e costumi. Sono buone le aspettative da parte degli operatori pistoiesi. Le vendite di fine stagione , prosegue Rossi, assumono per noi grande importanza, rappresentano un patrimonio economico, sociale e culturale che si sta perdendo a causa soprattutto delle vendite “on-line” cui si aggiungono il disordine e l’eccesso delle vendite sottocosto, delle promozioni, delle offerte speciali. I saldi, inoltre, stanno registrando una notevole perdita di appeal proprio a causa di mancanza di regole precise sulle promozioni e del boom di offerte che ne consegue. Per non parlare di una data, quella del 5 luglio, che di fine stagione ha davvero poco. Di fatto i saldi arrivano a poco più di una settimana di distanza dall’inizio dell’estate”.
Secondo Confesercenti Pistoia, i saldi di fine stagione hanno sempre rappresentato e possono essere ancora una grande opportunità per i consumatori, ma in un contesto di regole certe e di concorrenza leale”. E proprio sulla concorrenza dei così detti “saldi mascherati” si è concentrata Confesercenti con uno studio del Nazionale commissionato a Ipsos che evidenzia come oltre la metà degli italiani (52per cento) ha già ricevuto offerte, anche se solo una parte – il 18 per cento del totale – ha effettivamente acquistato. Le offerte anticipate prendono di mira soprattutto le fasce più giovani: il 22 per cento tra i 18 e i 34 anni ha approfittato dei pre-saldi, contro il 17 per cento nella fascia 35–65 anni.
Sempre secondo Confesercenti, oggi il quadro normativo si scontra con una realtà che spesso sfugge ai controlli: un mercato parallelo di sconti e offerte, che si muove con settimane di anticipo, online e offline. Va distinta la prassi – legittima – dei pre-saldi su invito, praticata da molti negozi specializzati che propongono offerte personalizzate alla clientela più affezionata. Diversa è invece la questione degli sconti anticipati diffusi pubblicamente, in piena violazione delle norme regionali. Per non parlare del web e dei social network, dove le offerte spuntano in ogni momento, senza controlli né tutele, spesso senza indicazione chiara del prezzo iniziale”.
La conclusione di Rossi. “Per i saldi tradizionali è usanza che i consumatori premino i negozi di prossimità, nei quali possono verificare la veridicità dell’offerta. La nostra associazione è certa che i saldi siano una vera occasione per consolidare lo “shopping sotto casa” nei negozi di vicinato, rinsaldando il patto che lega il negozio a ogni singolo consumatore, patto costruito soprattutto sulla fiducia, sulla relazione e sul servizio. Vogliamo ricordare che acquistare nel negozio è garanzia di una miglior esperienza d’acquisto e un gesto concreto di solidarietà per la propria comunità.. Nei nostri negozi i clienti troveranno sempre cortesia, sorrisi, consigli, aspetti che non potranno mai essere sostituiti da un freddo click”.