Grecia: l’Eurosummit raggiunge l’accordo. Tusk: condizioni severe, ma Atene può ripartire

Il “terzo programma di salvataggio” varrà 86 miliardi. Juncker: niente Grexit, siamo soddisfatti

“L’Eurosummit ha raggiunto all’unanimità un accordo” sulla Grecia. Ad annunciarlo, via Twitter, è lo stesso il presidente del vertice dei capi di Stato e di governo dell’area euro, Donald Tusk, dopo 16 ore di trattative. “Siamo tutti pronti per avviare un programma Esm per la Grecia con riforme serie e sostegno finanziario”, spiega.

La riunione straordinaria dell’Eurosummit dedicata alla crisi greca è continuata per tutta la notte a Bruxelles, con i capi di Stato e di governo dell’Eurozona che hanno negoziato su ciascuno dei punti controversi della bozza di conclusioni preparata ieri dell’Eurogruppo, riguardante le condizioni chieste alla Grecia per iniziare i negoziati di un terzo programma di salvataggio finanziario, da finanziare con il Fondo salva Stati dell’Eurozona, l’Esm.

L’azione prevista si svilupperà su un arco temporale triennale,  con un sostegno compreso fra 82-86 miliardi, fortemente condizionato. Atene ha tre giorni per approvare un pesante pacchetto di riforme: fisco, pensioni, accesso al mercato, riforme giudiziarie. Verrà creato gradualmente un fondo di garanzia degli investimenti da 50 miliardi che, coi suoi profitti, aiuterà gli investimenti diretti in terra ellenica. Le banche avranno 25 miliardi per essere ricapitalizzate e stamane la Bce potrà riprendere le manovre sulla liquidità.  “La fiducia, seriamente danneggiata, potrà essere ricostruita”; ha commentato il Cancelliere tedesco  Angela Merkel. L’accordo sulla Grecia “è stato laborioso e ha chiesto tempo, ma è stato fatto. Non ci sarà Grexit e siamo soddisfatti del risultato trovato”, ha specificato il Presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, al termine dell’Eurosummit. “La Commissione ha sempre insistito sulla dimensione del problema e che accanto al consolidamento dei conti pubblici non bisogna dimentticare che c’è bisogno di crescita e di investimenti”, ha aggiunto.  “Non credo sia un accordo umiliate per i greci – ha proseguito – e non credo che altri europei perderanno la faccia, è un tipico accordo europeo. Durante il negoziato la Commissione europea ha sempre insistito sul fatto che sarebbe stata inaccettabile qualsiasi forma di Grexit. .Abbbiamo sempre sostenuto che fosse necessario un consolidamento di bilancio, ma anche che non bisogna dimenticare che la Grecia deve avere crescita e occupazione”.

 

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