I torinesi per Natale riscoprono il fascino delle botteghe. Per i regali 230/250 euro

Banchieri: “Positivo il ritorno ai piccoli negozi. Ci aspettiamo almeno la conferma dei risultati dello scorso anno, ma speriamo nello slancio delle tredicesime”

Sono quasi un quarto in più rispetto al 2017 i torinesi che quest’anno stanno riscoprendo il fascino delle botteghe e dei piccoli negozi per gli acquisti e i regali di Natale. Anche nella nostra città si conferma il trend segnalato dal sondaggio condotto da Swg per Confesercenti sul canale preferito di spesa in vista delle festività. Stabili i mercatini e le bancarelle, e anche il web, dopo la crescita impetuosa degli ultimi anni. Cala, sia pure di poco, l’appeal delle grandi strutture. È questa la tendenza più significativa del Natale 2018, che – pur in presenza di una spesa media sostanzialmente invariata per i regali (fra i 230 e i 250 euro) – dovrebbe favorire la piccola distribuzione. “Si tratta di un fatto sicuramente positivo – commenta Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti. Certo, la spesa non aumenterà di molto, ma il fatto che si concentri maggiormente nelle piccole attività dovrebbe dare loro un po’ di respiro dopo la contrazione dei consumi, che nei primi dieci mesi del 2018 ha raggiunto il 2% per i piccoli negozi. I commercianti – le cui valutazioni abbiamo raccolto negli ultimi giorni nel corso della nostra consueta indagine prenatalizia – parlano per ora di una sostanziale conferma dei risultati dello scorso anno, ma contiamo sullo slancio delle tredicesime”.

ALIMENTARE SUPERSTAR

Il ritorno alla bottega favorisce prima di tutto il settore alimentare, con sempre più torinesi disposti a spendere per avere cibo di qualità e per riscoprire le tradizioni locali nei negozi specializzati, che riescono a offrire varietà, qualità e genuinità rispetto alla standardizzazione delle grandi strutture. Anche in questo 2018, dunque, la tradizione è rispettata e il budget per la cena della vigilia e per il pranzo del 25 si prevede in aumento, per una media di 120-130 euro. Quasi 9 torinesi su 10 trascorreranno il Natale in famiglia, o in casa di amici.

REGALI: STABILI I CELLULARI, BENE LIBRI E PRODOTTI PER LA PERSONA

Sostanzialmente in linea con lo scorso anno, come si è detto, le spese destinate ai regali, che si attestano fra i 230 e i 250 euro. I regali per i bambini si confermano come la pesa principale del budget: prima di tutto i giocattoli e poi libri e gadget tecnologici. Fra gli adulti, stabili i cellulari, dopo anni di aumento; crescono (+5%) tablet, abbonamenti ai servizi tv, computer ed elettronica in genere. Bene i libri (+8%), dopo una stagione particolarmente deludente, i profumi, i cosmetici e i prodotti per la persona e gli accessori per la casa. Continua (+10%) la crescita dei prodotti alimentari acquistati non soltanto per imbandire la tavola, ma anche come regali.

Come di consueto, più problematica la situazione dell’abbigliamento: troppo vicini i saldi (iniziano il 5 gennaio) per impegnarsi in acquisti “importanti”. Dunque, nel settore, primeggiano prodotti di valore più modesto: accessori, sciarpe, guanti, piccola pelletteria.

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