Inflazione: Confesercenti, prezzi fermi confermano debolezza consumi

“Concentrarsi sulle priorità: mettere in campo tutti gli strumenti volti a favorire la crescita e l’aumento della domanda”

L’inflazione ferma dimostra la debolezza dei consumi. Un dato, quello sull’indice dei prezzi, a livelli molto bassi da tre mesi – lo 0,4% tendenziale – che continua a rimandarci un’immagine dell’economia italiana nella quale, più che in altre realtà in Europa, persiste e si accentua un problema di scarsa domanda complessiva.

Così Confesercenti commenta le stime diffuse da Istat.

Di fatto continuiamo ad essere agli ultimi posti anche per quanto riguarda la dinamica dei prezzi: la variazione acquisita per quest’anno è 0,7%.

Lo ribadiamo al Governo, che oggi riunirà il Consiglio dei ministri, che la prossima Legge di bilancio, ormai alle porte, dovrà fare i massimi sforzi per non deprimere ulteriormente la domanda e rilanciare consumi ed investimenti. In questo quadro, l’eventualità di un aumento, anche parziale, delle aliquote IVA, di imposizione fiscale sui prelievi di contante, sarebbero una doccia fredda, innanzitutto psicologica oltrechè economica, che famiglie ed imprese non sarebbero in grado di sopportare. Vanno usati, perciò, tutti i margini possibili, anche nel dialogo con l’Europa, per concentrarsi sulle priorità: mettere in campo tutti gli strumenti volti a favorire la crescita e l’aumento della domanda.

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