Mercato settimanale di Carpi, Anva Confesercenti e Fiva Confcommercio contrari agli spostamenti del mercato

Carpi

Le Associazioni: “Gli ambulanti devono poter lavorare, non sono soprammobili da spostare a piacimento”

Il Comune di Carpi ha comunicato alle associazioni di categoria che effettuerà ben sette spostamenti da marzo a settembre ciò in violazione del regolamento di mercato che all’art. 6 prevede solo due spostamenti annuali. Le associazioni che tutelano gli operatori del mercato non ci stanno: “E’ assurdo, così si manca di rispetto a chi lavora”.

Una serie di spostamenti (sabato 25 marzo, sabato 8 luglio, giovedì 14 settembre, sabato 16 settembre, giovedì 21 settembre, sabato 23 settembre e sabato 30 settembre) decisi dal Comune di Carpi, che Anva Confesercenti Modena e Fiva Confcommercio definiscono un danno per gli operatori del commercio ambulante.

“Occorre rispetto per il nostro lavoro – spiegano Alberto Guaitoli, Presidente Anva Confesercenti Modena e Alberto Dugoni, Presidente Fiva Confcommercio – da parte dell’amministrazione comunale. Siamo imprese e non siamo soprammobili che si possono spostare a piacimento. Inoltre, veniamo da un periodo di estrema difficoltà, tra restrizioni per il Covid, aumento costi carburante e dell’inflazione che ha eroso il potere di acquisto delle famiglie e che ha penalizzato fortemente anche il nostro lavoro. Queste decisioni, anziché favorire il lavoro, lo affossano e mettono ancora di più in crisi le aziende dell’ambulantato”.

“L’amministrazione comunale – continuano Guaitoli e Dugoni – non capisce che la posizione del mercato e del singolo banco al suo interno hanno uno specifico valore economico che, ad ogni spostamento, deve essere ricostruito con perdita della clientela e degli affari. Chi sposta gli ambulanti a piacimento non conosce le problematiche del nostro settore e danneggia la categoria con spostamenti assurdi e in violazione ai regolamenti comunali”.

Anva e Fiva sottolineano poi come i grandi eventi sportivi in Piazza Martiri al sabato mattina penalizzano non solo il commercio ambulante ma anche il commercio in sede fissa che risente anch’esso della mancanza di clientela.

“La categoria è in fermento in quanto non abbiamo un interlocutore certo all’interno dell’amministrazione e veniamo spostati a piacimento non tenendo conto che siamo imprese titolari di una concessione. Il regolamento parla chiaro, due spostamenti all’anno o, in caso se ne presentassero degli ulteriori, questi dovranno essere concordati con le associazioni di categoria. Qui di concordato non c’è proprio nulla, non siamo tenuti in considerazione e per questo lanciamo lo stato di mobilitazione contro l’amministrazione comunale e chiediamo la riduzione del 50% del canone mercatale per il danno e la beffa subita come già fanno altri comuni più importanti di Carpi” concludono i presidente di Anva Confesercenti Modena e Fiva Confcommercio.

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