Modena: forti preoccupazioni della Fiarc su tassa sul gasolio

Penalizzerebbe l’intera categoria degli agenti di commercio

“L’ipotesi di tassare il gasolio ha già creato abbastanza allarmismo. L’Esecutivo si ravveda dunque ed eviti di adottare un provvedimento che rischierebbe di penalizzare, azzerandola un’intera categoria.” Interviene in modo diretto e senza giri di parole, Umberto Calizzani, presidente di FIARC-Confesercenti Modena, sigla che rappresenta parte degli agenti del commercio della provincia, rispetto all’idea emersa nei giorni scorsi di incrementare il costo del diesel attraverso un aumento delle accise.

Oltre 20mila gli agenti di commercio in Emilia Romagna e circa 3000 quelli sul territorio modenese: eccoli i numeri su cui graverebbe in modo determinante un’eventuale “tassa sul gasolio” a livello locale.

“L’attività promozionale che quotidianamente svolgono gli agenti rappresenta un fattore determinante per il successo commerciale delle aziende, soprattutto in momenti difficili come quello che ancora stiamo vivendo. E per svolgere al meglio la loro attività necessitano di spostarsi in auto, strumento indispensabile per lavorare e garantire la crescita dei territori e del Paese. Noi non ci stiamo, dunque di fronte ad un’eventualità del genere. Ci siamo già rivolti tramite l’Associazione nazionale ai Ministeri competenti facendo presente che un agente di commercio non può essere paragonato ad un utente privato, chiedendo quindi l’esenzione”, aggiunge Calizzani, ricordando che sono state infatti previste esclusioni per determinate categorie di lavoratori quali taxisti, noleggiatori, autotrasportatori. “Mentre restano ancora esclusi, gli agenti di commercio: settore che forse più di altri utilizza l’autovettura, vero bene strumentale indispensabile alla produzione del proprio reddito, per raggiungere la propria clientela. Pertanto – conclude il presidente FIARC Modena – l’esenzione dall’aumento delle accise sul carburante diesel, tipologia di propellente maggiormente utilizzata dagli agenti di commercio la cui percorrenza chilometrica media annua è di circa settanta mila chilometri, è assolutamente doverosa oltre che necessaria.”

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