Montesilvano. Box del sesso, Confesercenti: “finita l’estate si torni a parlare di cose serie”

Il direttore provinciale Gianni Taucci: “Area metropolitana sepolta dalle emergenze, impensabile perdere così tanto tempo per queste cose”

Pescara, 3 settembre – «L’area metropolitana di Pescara è sepolta da mille problemi. Ci auguriamo che terminata l’estate si torni a parlare di cose molto più serie dei box del sesso». Lo afferma il direttore provinciale di Confesercenti Pescara Gianni Taucci. «Città come Montesilvano non possono permettersi il lusso di trascorrere una intera estate dietro discussioni assolutamente inutili – sottolinea Taucci – perché la prostituzione non è libera dalla schiavitù e dallo sfruttamento, ed è invece libera dal pagamento delle tasse: finché resta questa condizione, ragionare su interventi pubblici vuol dire assistere la criminalità. Piuttosto, sindaco e consiglieri riaprano una discussione seria attorno al Pp1 senza subire le decisioni assunte dai costruttori: occorre coraggio, perché si tratta di disegnare il futuro urbanistico ed economico della città. Montesilvano non ha bisogno di un centro commerciale con 3 mila metri quadrati che diventeranno un muro fra corso Strasburgo e l’attuale centro cittadino. A quel punto, sarebbe più vantaggioso per la città adibire la volumetria a edilizia residenziale con portici destinati alle attività commerciali di vicinato. Questa è la sfida alla quale siamo chiamati, ed alla quale occorre dare risposte rapide. Non si perda altro tempo dietro a ragionamenti vuoti e che servono solo per accendere qualche riflettore, perché mentre tutti erano concentrati sui box del sesso, l’immagine turistica di Montesilvano era compromessa da un marciapiede lato monti che per tutta l’estate è stato lasciato nel degrado più totale. Alle istituzioni – conclude Taucci – chiediamo di essere seri».

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