Movida, i pubblici esercizi potranno chiudere alle 3 del mattino: soddisfazione di Confesercenti

Barbieri, vicedirettore di Confesercenti Genova: “Giudichiamo positivamente la nuova ordinanza”

«Giudichiamo positivamente la nuova ordinanza, che sceglie di rilanciare il nostro centro storico come volano dello sviluppo turistico della città, garantendo la possibilità di offrire a visitatori e turisti un servizio più consono senza dover “cacciar via” dal locale la clientela».

Così Paolo Barbieri, vicedirettore di Confesercenti Genova, commenta le nuove misure per la valorizzazione del centro storico e l’ordinato svolgimento delle attività di svago presentate, questo pomeriggio, dagli assessori al commercio Paola Bordilli e alla sicurezza Stefano Garassino.

Tra le misure introdotte, la cui entrata in vigore è immediata, viene infatti ripristinato per i pubblici esercizi il limite orario delle 3 del mattino in tutti i giorni della settimana e, contemporaneamente, è confermata la chiusura alle 21 dei minimarket che commercializzino alcol. Inoltre, vengono elencate le vie che nei prossimi mesi saranno oggetto di interventi di miglioramento dell’illuminazione, a cominciare da Sottoripa per il quale è già previsto un progetto finanziato dalla Compagnia di San Paolo.

«Il nuovo testo – prosegue Barbieri – riesce a coniugare una migliore accoglienza con prescrizioni più severe per i responsabili del degrado, e prevede azioni attive per far sì che chi fruisce del centro storico lo faccia nel pieno rispetto dei residenti e del decoro della città. Un ringraziamento sentito va al sindaco, alla giunta e in particolare all’assessore Bordilli con cui si è condiviso un percorso per arrivare a tale risultato positivo. Per un’associazione di categoria è sempre doloroso parlare di limiti all’attività economica, ma per senso di responsabilità, voglia di lavorare con i residenti ed esperienze degli anni passati ci siamo posti da subito l’obiettivo di ottenere un provvedimento che risultasse equilibrato e calibrato sulle esigenze della comunità del centro storico nel suo complesso e sulle specifiche criticità del territorio. Ovviamente nulla è scritto sulla pietra e la sperimentazione andrà monitorata, così come già avvenuto per altri provvedimenti».

«Risulta infatti ora più che mai importante – conclude il vicedirettore di Confesercenti – avviare al più presto i lavori dell’Osservatorio per poter garantire una verifica costante dell’applicazione e dell’efficacia delle disposizioni contenute nell’ordinanza. Inoltre, pensiamo sia giunto il momento di estendere il perimetro dell’ordinanza di Sampierdarena anche a San Teodoro e Via Buozzi in modo da creare, anche in quella zona della città, le giuste condizioni di lavoro e vivibilità».

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