Nicola Rossi è il neo eletto Presidente di Confesercenti Area Veneto Centrale

 Ad affiancarlo come vice presidente per i prossimi quattro anni ci sarà Flavio Convento

Nicola Rossi è stato eletto ieri sera all’unanimità dall’Assemblea d’Area formata dai delegati di Padova e Vicenza, questa la grande novità che vede un Presidente unico per entrambe le province grazie alla fusione avvenuta in questi mesi.  Ad affiancarlo come vice presidente per i prossimi quattro anni ci sarà Flavio Convento, imprenditore del vicentino nel settore dei carburanti.

Confesercenti del Veneto Centrale, questo il nome scelto a maggioranza dai delegati per la nuova struttura che avrà sede legale a Padova in via Savelli.

Rossi, classe ‘55,  esperto di marketing e comunicazione e con una lunga esperienza nel mondo fieristico, è stato Presidente della Confesercenti Padovana dal 1999. Oggi la sfida è ancora più impegnativa, la nuova associazione di categoria, mette insieme per la prima volta in Veneto due province, Padova e Vicenza, diventando punto di riferimento  per circa 7000 imprese, con 12 sedi e 130 tra impiegati e collaboratori.

“Siamo certi che questa unione porterà vantaggi a tutto il territorio, grazie alla ricaduta in termini di promozione e valorizzazione delle imprese, diventando di fatto la seconda realtà regionale di rappresentanza nel settore turistico. Ci presenteremo infatti con Palladio, Giotto, i Colli e l’altopiano, un patrimonio unico in grado di attrarre turisti da tutto il mondo. Per quanto riguarda il commercio, saremo in grado di offrire servizi agli oltre 7 mila associati con dei costi sempre più competitivi. Inoltre vogliamo trasferire le esperienze positive fatte con i Distretti del Commercio nella Provincia Padovana anche a Vicenza, portando il know how dei Manager che attualmente collaborano con noi e che abbiamo formato attraverso il nostro centro studi.” dichiara Rossi.

“Voglio ringraziare i colleghi di Vicenza, conclude Rossi, perché hanno creduto e lavorato duramente in questo progetto assieme a noi. Un accorpamento di questo tipo non è facile da affrontare, ma si tratta di passo avanti che, sono convinto, incontrerà l’adesione di tutti i nostri iscritti”.

Il coordinamento interprovinciale rappresenta sicuramente un risparmio, che nell’immediato è di circa 60mila euro ma che a regime potrà diventare un’ottimizzazione anche di oltre 300mila euro, ma è anche un’opportunità concreta di creare nuove collaborazioni in un territorio che cresce nell’ottica dello sviluppo regionale.

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