Padova, saldi al via: affari per 100 milioni. Spesa media 150/160 euro

In leggero calo rispetto al 2018 Almeno 7 padovani su 10 faranno un acquisto in occasione dei saldi

Rossi: bisogna cambiare la normativa. I saldi rappresentano una grande occasione promozionale per tutti i negozi del settore:  vietiamo qualsiasi forma di vendita promozionale nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi. Secondo le stime dell’Osservatorio economico di Confesercenti, per comprare merce scontata, i cittadini di Padova e provincia spenderanno circa 100 milioni di euro (in leggera diminuzione rispetto al gennaio 2018 meno 4%).

Nel Veneto come nella quasi totalità delle regioni i saldi prenderanno il via SABATO 5 GENNAIO e potranno proseguire fino alla di febbraio: tra negozi fissi e nei mercati del settore moda e abbigliamento, parteciperanno quasi 1000 attività nella città di Padova e quasi 2.000 in tutta la provincia. I padovani che intendono acquistare in occasione dei Saldi continuano ad essere in numero elevato ( 7 ogni 10) a dimostrazione di come i saldi continuino ad esercitare un discreto fascino tra i consumatori. E’ soprattutto il consumatore tra i 30 ed i 60 anni quello che preferisce i saldi tradizionali mentre i giovanissimi (meno di 25 anni) preferiscono le occasioni straordinarie (Black Friday, promozioni straordinarie, liquidazioni occasionali ecc.)

 La spesa media per ogni persona sarà di 150 euro leggermente sopra alla media nazionale. Tra i consumatori l’interesse ad acquistare in saldo continua ad essere alto e anche tra i commercianti lo spirito è quello di recuperare liquidità vendendo a prezzi ribassati le rimanenze di fine stagione. Tra Padova e provincia, ad aderire ai saldi saranno almeno l’84% dei commercianti: la percentuale più elevata di adesioni è nei centri storici, ma anche nei piccoli comuni e nei quartieri la quasi totalità dei negozi di moda effettuerà i saldi.

 

il prossimo 5 gennaio partiranno i saldi invernali 2019 –                        lei effettuerà i saldi nel suo negozio o attività?
ubicazione esercizio si no non risponde
Centro Storico 94% 3% 3%
Padova citta’ escluso centro storico 86% 5% 9%
Padova provincia, escluso città 76% 8% 16%
Provincia di Padova 85,3% 5,3% 9,3%

Nicola Rossi: i saldi rappresentano una buona occasione sia per i consumatori che per i commercianti. I primi si trovano di fronte a sconti concreti ed importanti i secondi hanno l’occasione per ridurre i loro magazzini (abbastanza pieni dopo un Natale non entusiasmante) e fare cassa in vista dei nuovi arrivi.

«Per chi ama l’abbigliamento» continua Rossi «i saldi sono meglio del Black Friday, anche perché le vendite di fine stagione non sono semplici promozioni. Le promozioni sono infatti strategie di marketing, spesso aggressive, per attirare clienti con sconti, a volte limitati. Le vendite di fine stagione, invece, sono un evento completamente differente: sono effettuate su prodotti di carattere stagionale o articoli di moda già in assortimento nei negozi, suscettibili, entro un certo periodo di tempo, di deprezzamento. La riduzione dei prezzi per i consumatori, dunque, è mediamente più elevata rispetto ad eventi promozionali come il Black Friday».

Purtroppo, continua Rossi, nel settore della moda la stragrande maggioranza dei negozi vende fino al 70% del suo volume d’affari annuale con sconti, promozioni o altre riduzioni. Il risultato è che qualsiasi programmazione commerciale delle nostre attività è destinata a fallire. Non solo ma nei periodi precedenti la data di avvio dei saldi ci troviamo regolarmente di fronte a grandi magazzini che anticipano i saldi con strumenti ai limiti della regolarità (carta fedeltà, sms, sconti alla cassa, ecc) e soprattutto vendite di liquidazioni per rifacimento locali o simili. Se a questo si aggiungono le infinite iniziative promozionali ci si rende conto che o interveniamo e modifichiamo la legge oppure i saldi perderanno il loro fascino.

Ecco quindi le proposte di Confesercenti:

  • L’inizio: per i saldi invernali, non prima della fine di gennaio e quelli estivi non prima della fine di luglio;
  • La durata: inutile prevedere una durata di sessanta giorni. La durata deve essere limitata a due/tre settimane permettendo così di concentrare l’impegno dei commercianti e soprattutto di ridare ai Saldi di fine stagione delle caratteristiche di vera occasionalità;
  • Il divieto assoluto di effettuare qualsiasi promozione (di ogni tipo) nei 45 giorni precedenti
  • Il monitoraggio e la verifica sulla effettiva applicazione degli sconti

Come di consueto FISMO CONFESERCENTI , l’associazione dei dettaglianti del settore moda ha inviato a tutti i soci il decalogo per la corretta e trasparente gestione dei saldi.

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