Pasqua alle porte. Fiesa Confesercenti Modena: “Tengono le vendite alimentari pasquali ma in calo rispetto all’anno scorso”

Confesercenti Modena

Il Presidente Mariani: “Gli aumenti dei costi energetici, sommati all’aumento dei prezzi delle materie prime all’ingrosso sono diventati oramai insostenibili. Senza interventi di sostegno significativi, non sappiamo fino a quando potremo resistere”

Il sondaggio di Fiesa Confesercenti Modena conferma l’uovo di Pasqua, meglio se fondente, come il prodotto più acquistato e preferito dai consumatori. Segue la colomba. Buona tenuta per la carne, in particolare quella di agnello mentre in leggera flessione l’acquisto di frutta e verdura

La Pasqua è ormai prossima ma il clima determinato dalla guerra, dal caro energia e dall’inflazione frena gli acquisti nei negozi alimentari. Nonostante ciò, i modenesi continuano ad apprezzare questa festività e si stanno già preparando, chi per il pranzo in famiglia e chi per la grigliata in compagnia, a festeggiare la Pasqua.

“Rispetto allo scorso anno c’è un rallentamento delle vendite anche se negli ultimi giorni, soprattutto nei fine settimana, notiamo un certo movimento – afferma Daniele Mariani Presidente Provinciale di Fiesa Confesercenti Modena e Presidente Nazionale di Assofrutterie Confesercenti. Ad incidere sono in particolare due fattori. Uno è il calendario: nel 2021 la ricorrenza della Pasqua cadeva il 4 aprile (Pasqua bassa) e i negozianti avevano un maggior incremento delle vendite nella settimana precedente. Inoltre, durante la Pasqua bassa di solito c’è più freddo e i consumatori prediligono un pranzo a casa piuttosto che la gita fuori porta. Il secondo invece (e più importante) è che fino a 12 mesi fa erano ancora in vigore le limitazioni agli spostamenti, per contenere la diffusione del Covid-19 e il consumo di pasti in casa era decisamente superiore a quello di quest’anno.”

Secondo il sondaggio svolto da Fiesa Confesercenti Modena nei negozi alimentari associati (gastronomie, supermercati, macellerie, frutterie e forni) al primo posto si conferma l’acquisto dell’Uovo di Pasqua. “In prossimità delle vacanze pasquali scatta sempre la ricerca all’uovo preferito, chi lo preferisce artigianale e sceglie di acquistarlo in pasticceria e chi invece predilige quello industriale, ormai di tantissimi brand e gusti, disponibile nelle diverse tipologie nei negozi alimentari” continua Mariani.

Tra le uova, quelle al cioccolato fondente rimane la prima scelta. Una preferenza in crescita in Italia, dove sono sempre di più i consumatori che preferiscono le uova al cioccolato fondente, in aumento anche tra i giovani. Gli acquisti a Modena e provincia confermano questa preferenza per l’uovo al cioccolato fondente, anche se si registra una buona performance delle uova di cioccolato al latte.

In leggero calo, ma pur sempre nella rosa dei dolci pasquali preferiti dai modenesi c’è la colomba che rimane, in particolare quella artigianale, acquistata nei forni e nelle pasticcerie tradizionali, un’ottima scelta per la conclusione del pranzo pasquale.

“Sul comparto carni invece si registra un leggero movimento delle vendite in questi ultimi giorni: tiene la carne di agnello (su questo articolo si segnalano i prezzi competitivi delle macellerie di vicinato). Segnali positivi anche per l’acquisto di carne da grigliare: complice la voglia di stare insieme e di ritornare a stare all’aria aperta in famiglia o in compagnia di amici e parenti, dopo il periodo di restrizioni dei mesi scorsi e la bella stagione, i modenesi non rinunceranno alla tipica grigliata pasquale” afferma Erio Linari di Assomacellai Confesercenti Modena.

In leggera flessione rispetto all’anno precedente, le vendite di ortofrutta: per quanto riguarda le verdure si registra apprezzamento per carciofi ed asparagi mentre per la frutta il consumatore predilige le fragole, che rimangono il frutto preferito e non disdegna le ultime arance.

“Gli aumenti dei costi energetici, sommati all’aumento dei prezzi delle materie prime all’ingrosso per prodotti come farina, uova, zucchero, olio, burro e carne, sono diventati oramai insostenibili. Per ora non tutti questi aumenti sono stati traslati sui prodotti al consumo, che hanno continuato a registrare variazioni di prezzo molto inferiori. Senza interventi di sostegno significativi, non sappiamo fino a quando potremo resistere perché è difficilissimo recuperare questi costi che sono ogni giorno più elevati e non ristorati a sufficienza dai provvedimenti del Governo” conclude Mariani.

 

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