Pasqua, una guida turistica per trasformare un visita in un’emozione. Ronchi: “figura fondamentale epr

L’Italia ha il patrimonio artistico e culturale più ricco del mondo ma si scorda di tutelarlo e promuoverlo adeguatamente.

Le prossime festività pasquali porteranno in Italia ed in particolare nelle città d’arte centinaia di migliaia di turisti che potranno semplicemente sfilare di fronte alle tantissime opere d’arte, monumenti, paesaggi, o soffermarsi, conoscere, emozionarsi.

“C’è una differenza sostanziale – spiega Chiara Ronchi, da pochi giorni riconfermata alla presidenza della Federagit, l’organizzazione delle guide turistiche di Confesercenti – tra far amare, divulgare, far vivere nella maniera giusta un’esperienza turistica in un Paese ricco come il nostro, e generare semplicemente un flusso di turisti. Ed a fare la differenza sono le guide turistiche, figure professionali in grado di stimolare la curiosità dei visitatori, la voglia di approfondire, di saperne di più, ma anche il rispetto. Sono quelle che promuovono in modo sano ed utile il nostro patrimonio e che contribuiscono alla sua tutela”.

“L’elemento principale – sottolinea la Ronchi – sta nel riconoscimento delle caratteristiche  di queste figure professionali e nel loro reclutamento. Si tratta di esperti del patrimonio, conoscitori dell’arte, della storia, della cultura, dei valori letterari e paesaggistici di un territorio. Sono figure di approfondimento con competenze specifiche d’area. Il problema sta nel voler estendere troppo le competenze delle guide turistiche con il rischio elevatissimo di ridurne la preparazione. La dimensione del nostro patrimonio artistico e culturale rende obbligatorio formare e reclutare guide altamente specializzate sul territorio in cui operano”.

“La nostra preoccupazione è che sulla spinta europea si voglia arrivare a pretendere abilitazioni nazionali per le guide turistiche ed avviare una liberalizzazione ad oltranza, dove il confine tra accompagnatori e guide cada definitivamente. La guida – conclude la Ronchi – è una figura estremamente importante per il rilancio del turismo in Italia, capace di fare la differenza sulla qualità dell’offerta. La politica ha sempre indicato il turismo come il motore della nostra economia: è cosi, ma purtroppo lo si dimentica troppo spesso”.

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