Pmi, 8 imprese su 10 ancora non vedono la ripresa

Sondaggio di Confesercenti e SWG sugli imprenditori. Allarme fisco, il 75% vuole la riforma

La ripresa non è ancora stata percepita dalla maggior parte delle piccole e medie imprese, per le quali il ritorno alla crescita appare ancora una chimera. Oltre 8 imprenditori su 10 – l’82% – a giugno dichiarano di non aver intercettato l’inversione di tendenza: più di uno su due – il 51% – non rileva miglioramenti rispetto al 2014, mentre il 31% sostiene di avere subito un nuovo calo. Solo il 17% delle imprese vede segnali di miglioramento.

Domanda: La prima metà dell’anno ha mostrato segnali di ripartenza in molti settori dell’economia. Rispetto allo stesso periodo del 2014, direbbe che l’attività della sua impresa: (% rispondenti)

 

Mostra segni di ripresa 17
E’ agli stessi livelli dello scorso anno 51
Ha subito un ulteriore calo 31
Preferisco non rispondere 1

Dall’indagine, condotta con SWG e presentata in occasione dell’Assemblea 2015 Confesercenti, emerge chiaramente come la ripartenza sia ancora limitata solo ad una piccola parte del tessuto imprenditoriale. Il perdurare dello stato di difficoltà si ripercuote sulla capacità di investimento delle imprese: solo il 18% ha dichiarato di aver assunto a tempo indeterminato nuovo personale, e la metà ha potuto farlo solo grazie ai nuovi sgravi contributivi. Ma l’80% segnala di non avere ancora l’esigenza o la forza per prendere nuovo personale. Servirebbe una rimodulazione, in direzione del rafforzamento, degli sgravi per massimizzarne gli effetti in questo periodo ancora difficile. Un’esigenza che emerge dalla richiesta di ridurre subito il costo del lavoro, avanzata da 3 imprese su 10.

Da gennaio le imprese che assumo a tempo indeterminato non pagheranno i contributi per i primi tre anni di contratto dell’operatore. La sua impresa: (% rispondenti)

 

Ha usato l’opportunità per fare assunzioni di lavoratori a tempo indeterminato che non avrebbe fatto altrimenti 9
ha usato l’opportunità ma avrebbe assunto lavoratori a tempo indeterminato anche senza gli sgravi 9
non ha usato l’opportunità perché non ha bisogno di nuovopersonale a tempo indeterminato 80
Preferisco non rispondere 2

La sofferenza delle imprese appare legata soprattutto all’eccessivo prelievo fiscale. Il fisco appare essere di gran lunga la maggiore preoccupazione delle imprese. Una riforma del sistema che porti alla riduzione del carico fiscale è il desiderio più gettonato: tre imprenditori su quattro (il 75% degli intervistati) ritengono prioritario che il Governo vari una riforma del fisco che alleggerisca il peso delle tasse. Ma è forte anche la richiesta di un intervento urgente per la semplificazione: il 42% vorrebbe snellire la burocrazia, mentre un 18% di imprese chiede interventi per una giustizia più celere.

Domanda: Qual è l’intervento per le imprese che vorrebbe vedere realizzato prioritariamente dal Governo ? (possibili 2 risposte, % rispondenti)

 

riforma fiscale con conseguente riduzione del carico di tasse 75
Semplificazione burocratica 42
riduzione costo del lavoro 30
giustizia più celere 18
sostegno per l’accesso al credito 15
maggior contrasto all’abusivismo 11

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