Rapallo, Confesercenti torna a chiedere un tavolo per l’imposta di soggiorno

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Enrico Castagnone e Filippo Fossati intervengono in merito al dibattito sulla destinazione dei fondi derivanti dall’imposta di soggiorno


«Desideriamo sottolineare che Confesercenti Assohotel, a suo tempo, è stata la promotrice dell’applicazione dell’imposta di soggiorno nel Comune di Rapllo, alla luce delle risultanze più che positive avute in altri comuni, fra i quali la stessa Genova. Già ai tempi, inoltre, chiedemmo la creazione di un tavolo al quale sedessero l’amministrazione e le associazioni di riferimento, per un confronto sul tema che servisse a stabilire le diverse quote e le possibili destinazioni dei fondi. «Un tavolo che, nelle nostre intenzioni, avrebbe però dovuto essere, appunto, di concertazione, e non di semplice presentazione, da parte del Comune, di iniziative già deliberate. All’epoca, però, ci fu risposto che questo non serviva, perché l’imposta sarebbe stata gestita direttamente dalla Camera di Commercio».

«Resta nostra convinzione – proseguono Castagnone coordinatore di Confesercenti Tigullio e Fossati responsabile di Assohotel Rapallo – che la maggior parte dei fondi deve essere destinata alla promozione turistica del territorio, a livello sia nazionale che internazionale. Ben vengano manifestazioni locali importanti, ma servirebbero prima di tutto delle infrastrutture tali da poterle supportare. Condividiamo quanto detto dal presidente Ugal Aldo Werdin, che ventila la possibilità di chiudere per la prima volta l’Hotel Excelsior nel periodo autunnale, e questo non perché sia giusto interrompere l’attività, tutt’altro, ma perché bisogna prendere atto, realisticamente, dell’attuale andamento dei flussi turistici».

«È vero infatti che in questa stagione Rapallo ha ricevuto migliaia di persone, ma la gran parte di queste sono state visite “mordi e fuggi”, che non si sono tradotte in altrettanti posti letto, e questo lascia presupporre la mancanza di continuità dei flussi per i mesi invernali. È dunque del tutto evidente, come giustamente sottolineato dallo stesso Werdin, che la nostra città sconti la mancanza di un capiente centro congressi e di un annesso parcheggio di una certa capienza. Se poi, alla mancanza di queste necessarie infrastrutture, sommiamo anche gli effetti della perdurante crisi economica sul potere d’acquisto delle famiglie e, a cascata, sul comparto turistico-ricettivo, ecco che una tavola rotonda del settore diventa ancora più urgente».

«Chiediamo quindi – concludono Castagnone e Fossati – di convocare al più presto un tavolo sull’imposta di soggiorno, aperto a tutte le associazioni di categoria e con l’indispensabile presenza dell’amministrazione comunale. Non ci sembra di chiedere la luna, ma semplicemente che si faccia anche a Rapallo quanto è già prassi in altri comuni limitrofi, dove partecipiamo abitualmente a simili incontri».

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