Rappresentanza e Rappresentatività, Confesercenti in audizione alla Camera dei Deputati

Nel corso delle audizioni sui temi della rappresentanza e rappresentatività sindacale tenute presso l’undicesima Commissione della Camera dei Deputati una delegazione della Confesercenti guidata da Mauro Bussoni Segretario Generale della Confederazione ha illustrato le posizioni e le considerazioni critiche sulle proposte di intervento legislativo in discussione.

Nel corso del suo intervento Bussoni ha sottolineato come nelle imprese dei settori commercio, turismo  e servizi  fra i 2 e i 15 dipendenti si colloca il 65% dell’intera realtà del lavoro dipendente. Questa considerazione non può essere elusa dal legislatore se vuole tener conto della situazione effettiva e non delle pretese avanzate a rappresentare l’intero comparto imprenditoriale.

Confesercenti ha poi illustrato il perché ritiene più utile consolidare le esperienze e le specificità dei modelli di relazioni sindacali realizzati ed affermati nel tempo invece che puntare su interventi normativi che impongano principi rigidi senza tener conto dell’evoluzione storica e degli aspetti peculiari del terziario, dei servizi, del turismo. Questa seconda via, che Confesercenti non condivide, infatti potrebbe determinare effetti negativi sul sistema di relazioni sindacali nonché sullo sviluppo della bilateralità.

Confesercenti osserva inoltre che il sistema legislativo, per raccogliere i suggerimenti della Corte Costituzionale espressi nel 2013 e le lacune del nostro sistema, debba essere definito tenendo conto in primo luogo delle caratteristiche di un sistema economico che vede coesistere grandi imprese e Pmi con caratteristiche ed esigenze diverse.

Per le Pmi, prosegue Confesercenti, il sistema della rappresentanza in azienda e sul territorio deve essere riferito alle organizzazioni sindacali considerate comparativamente più rappresentative alla stregua degli accordi interconfederali. Accordi che vanno ritenuti l’unica fonte delle regole della struttura e dei modelli contrattuali, anche con riferimento agli accordi di concessione ed alle clausole in deroga.

E sono semmai proprio questi accordi interconfederali che possono giovarsi di un sostegno da parte di una legge di promozione che tenga presente le esperienze già positive in materia di rappresentanza territoriale per la sicurezza sul lavoro e di sistemi bilaterali territoriali.

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