Rete Imprese Italia: bene la ‘Nuova IMU’, ma occorre anticipare la deducibilità sugli immobili strumentali

Audizione in  Commissione Finanze, nell’ambito dell’esame della proposta di legge recante Istituzione dell’imposta municipale sugli immobili

La Proposta di legge che istituisce la nuova IMU e sostituisce le attuali IMU e TASI, può costituire una prima risposta alle richieste di R.ETE. Imprese Italia di riformare, complessivamente il sistema di imposizione immobiliare in un’ottica di invarianza di gettito ed equità sostanziale, con l’obiettivo sia di ridurre la tassazione sugli immobili produttivi sia di pervenire ad un’unica tassa locale sugli immobili (“local tax”), al fine di semplificare gli adempimenti tributari a carico di imprese e contribuenti. È questa, in sintesi, la posizione espressa oggi in Audizione da R.ETE. Imprese Italia sulla “nuova IMU”.

È necessario, inoltre – con riferimento alla deducibilità dalle imposte sui redditi (IRPEF/IRES) della nuova imposta corrisposta sugli immobili strumentali delle imprese e dei lavoratori autonomi – un coordinamento con le recenti misure introdotte con il “Decreto Crescita” al fine di consentire, nel rispetto dei saldi di bilancio, una maggiorazione della deducibilità, nella misura del 60 per cento, con riferimento al periodo d’imposta 2019, e un’anticipazione dei termini per fruire della totale deducibilità. E’ stata, infine, richiesta l’estensione della deducibilità dell’imposta anche ai fini dell’IRAP.

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