Ripartono i mercati del Tigullio, il ringraziamento di Anva Confesercenti a tutti gli amministratori

Forte dei Marmi

Con le riaperture, tra domani e sabato, di Chiavari e Sestri Levante, tutti i mercati del Tigullio sono ufficialmente ripartiti dopo il lungo blocco imposto per l’emergenza Covid-19. «Stiamo finalmente ritornando alla normalità. Ringraziamo tutte le amministrazioni per aver dimostrato una sensibilità enorme verso la categoria e permesso la ripartenza non appena è stato possibile, al di là del maggior tempo richiesto per quei mercati le cui aree necessitavano di interventi strutturali per adeguarli alle nuove disposizioni», commenta Daniele Mignacca, coordinatore Anva Confesercenti Tigullio.

«Tutti i sindaci – prosegue Mignacca – hanno dato dimostrazione di voler far svolgere i propri mercati, consci del loro valore economico e sociale. Pur nella difficoltà, sia economica che, soprattutto, logistica,i Comuni della Città metropolitana hanno lavorato in sinergia con le associazioni di categoria e gli operatori. Mettendo a disposizione le migliori aree disponibili in ciascuno paese, ovunque si è scongiurato il rischio del decentramento: Chiavari ha così predisposto un mercato completamente nuovo, Rapallo ha optato per il lungomare, Sestri Levante e Lavagna per nuove aree adiacenti ai mercati in essere; Recco, Camogli, Santa Margherita Ligure, Zoagli, San Salvatore di Cogorno e Riva Trigoso, infine, hanno potuto applicare le norme previste senza modificare le aree già occupate».

«L’elenco degli amministratori da ringraziare, dai sindaci agli assessori fino agli impiegati delle direzioni e al personale di polizia municipale, quindi, sarebbe davvero lungo. Valga dunque un ringraziamento generale a tutti, con l’augurio che il rapporto di collaborazione instauratosi tra tutte le parti possa perdurare ed essere preso da esempio da altri territori in Liguria e in tutto il paese, perché – rivendica il coordinatore Anva – è merito anche del buon lavoro sindacale aver contribuito alla creazione di un'”isola felice”, in cui tutti lavorano in armonia per il bene del territorio».

Condividi