Sanità a Padova, non si scherza con la salute dei cittadini

La paura degli italiani che si dichiarano insicuri rispetto alle cure sanitarie future è salita al 63% secondo i dati Censis 2015. Si allungano le attese nel pubblico e si ampliano i ricorsi al privato, che ormai coinvolgerebbe anche cittadini con redditi bassi: oltre 9 milioni di Italiani hanno effettuato visite specialistiche nel privato sborsando per intero il servizio. Nel contempo però, peggiorano le liste d’attesa rispetto al 2014. In questa situazione, non c’è centro bisogno di grandi esperti per inventare la ricetta giusta, dichiara Aldo Brendolin Presidente della FIPAC Confesercenti, federazione a cui fanno riferimento i pensionati del commercio.

“Il banale mix di lunghi tempi d’attesa e di ticket vergognosamente costosi è in grado di attivare migrazioni di massa nel privato. I servizi sanitari così proposti, diventeranno per il privato una gallina dalle uova d’oro. Il ripristino della legalità, darà diritto di scelta del luogo di cura e del medico professionista con l’impegnativa del medico di base o di medicina generale. L’austerità significa rigore, efficienza, serietà accompagnata dalla giustizia sociale che poche o rare volte viene concessa.  La depressione economica in atto, sarà lo strumento di continue e dure ingiustizie sociali. Punto fondamentale per una buona assistenza sociosanitaria, si chiama prevenzione che non è seguita con attenzione, a causa dei costi insostenibili con l’attuale baget a disposizione per la Sanità, senza tener conto dei vantaggi economici nel tempo, risolvendo malattie croniche, ricoveri ospedalieri e cure specialistiche in profumo di tagli drastici che ci saranno prossimamente”.

 

 

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