Torino, Confesercenti: “Le persone si ostinano ad andare in centro? Scoraggiamole”

Torino: “Per commercio altro colpo da provvedimenti su viabilità

Banchieri: “I risultati del nuovo mirabolante ‘studio’ dell’assessora Lapietra, il centro va chiuso e la Ztl va prolungata

Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, dichiara:  “Esprimiamo i nostri più ammirati complimenti all’assessora Lapietra per la fondamentale scoperta divulgata ieri: le persone a Torino (e – ci spingiamo a sospettare – anche in tutte le altre città del mondo) vanno piuttosto in centro che in periferia. Che poi i mezzi utilizzati per recarsi in centro non siano meglio specificati pare all’assessora del tutto irrilevante: con un salto logico degno di miglior causa, ne deduce che il centro va chiuso e la Ztl va prolungata.

“Dunque, per sostenere una tesi sempre più insostenibile, si passa a parlare non più del numero di auto, ma del numero delle persone. Quello delle auto è un dato ‘a parte’, dice l’assessora, secondo quanto riportano i giornali. Ma quello delle auto dovrebbe essere invece il dato fondamentale. A meno che – siccome le persone per fortuna continuano a frequentare il centro – le si voglia scoraggiare dall’andarci, invece di rendere la cosa più facile.

“In realtà, l’assessora con questa sua personalissima analisi costi-benefici – che purtroppo a differenza di quella della Tav è stata divulgata – ancora una volta adotta il comportamento a cui ormai siamo abituati: spostare continuamente il piano del confronto, fare fumo e rifiutare ogni dialogo su una base finalmente certa e con un metodo condiviso. Ad esempio, non si capisce come si possano conciliare questi ultimi dati con le mappe, diffuse dallo stesso Comune, dalle quali risulta che il centro è la zona meno congestionata. O, ancora, ci si chiede se l’assessora che ora auspica l’allungamento della Ztl sia la stessa che non molte settimane fa parlava, nel corso di una commissione consiliare, di Ztl libera. E – a proposito di metodo – non è superfluo ricordare che il tavolo di confronto con le categorie commerciali non si riunisce dal dicembre 2017. In compenso, si deve assistere alle sparate periodiche sui giornali di nuovi mirabolanti dati, i successivi mai coerenti con i precedenti e tuttavia in grado di ingenerare nelle persone incertezze e fraintendimenti. In questa situazione, l’unico dato davvero sorprendente è proprio questo: che la gente in centro continui ad andare”.

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