Toscana: Marco Princi eletto presidente di Faib

Il 16 ottobre l’Assemblea elettiva  ha sancito un cambio al vertice


Si è svolta lunedì 16 ottobre presso l’Auditorium Italia Comfidi a Firenze l’Assemblea elettiva Faib Confesercenti Toscana, che ha sancito un cambio al vertice. Marco Princi, di Livorno, sostituisce al vertice della categoria dei benzinai Andrea Stefanelli che per molti anni ha guidato e sostenuto la Faib.

Ad Andrea Stefanelli vanno i ringraziamenti per l’impegno e la dedizione con cui in questi anni ha svolto il suo ruolo di Presidente Faib Confesercenti Toscana. Stefanelli è stato sempre al fianco degli imprenditori del settore distribuzione carburante nelle tante battaglie portate avanti per la “sopravvivenza” e lo sviluppo della categoria.

L’assemblea elettiva è stata aperta dal Direttore Confesercenti Toscana Massimo Biagioni, a seguito i preziosi interventi dell’Assessore Regionale alle Attività Produttive Stefano Ciuoffo, della Responsabile Settore Commercio e Turismo Regione Toscana Silvana Panetta, del Consigliere Regionale Marco Niccolai e le conclusioni di Martino Landi Presidente Nazionale Faib Confesercenti. La Regione Toscana, in questi ultimi anni, ha svolto un importante e strategico ruolo a favore della categoria nei confronti delle aziende petrolifere.

Per quanto riguarda i numeri del settore “distribuzione carburante”, nel nostro Paese, si contano 20.900 punti vendita. Pure con una contrazione del 9%, rispetto al 2010, l’Italia continua ad essere lo stato con il maggior numero di punti vendita in Europa; ma con un erogato medio (circa 1300 mc/anno) ben al di sotto della media europea del 40%.

“La rete di distribuzione carburanti in Toscana, che garantisce il diritto alla mobilità di persone e mezzi, presenta segnali di crisi e sta attraversando una fase involutiva molto accentuata. – ha affermato Marco Princi neo eletto Presidente Faib Confesercenti Toscana – I consumi si sono ridotti in modo sempre più accentuato e le marginalità contratte in modo drammatico; amplificando, così, l’improduttività e l’incapacità e impossibilità di investimenti.”

Ad influenzare in maniera negativa un quadro generale già critico è stato il diffondersi del fenomeno dell’illegalità che fino a qualche anno fa era piuttosto marginale; mentre negli ultimi anni si è diffusa in modo esponenziale, sia in termini quantitativi dei prodotti introdotti sul mercato in evasione di iva e accise, sia in termini qualitativi attraverso la vendita di prodotti di dubbia qualità, e sia in termini di regole di sistema.

Uno dei più grandi problemi per la categoria riguarda il fatto che le grandi compagnie, che fino a qualche anno fa detenevano la maggioranza degli impianti, hanno diminuito la loro presenza a favore di privati (i cosiddetti “retisti”); che occupando oltre la metà del mercato hanno, di fatto, dato vita ad una “deregulation” drammatica per le aziende di gestione: evasione della normativa, abuso della posizione economicamente dominante ed imposizione di contratti che rasentano la “schiavitù”. Gli effetti sulla gestione economica della rete si manifestano estromettendo forzatamente le stesse gestioni dagli impianti, per far posto all’automazione spesso mascherata con operatori precari.

Si sta affermando, così, un nuovo mercato; non più gestito solo dalle grandi compagnie ma anche attraverso “grossisti” che tolgono ai marchi il peso delle gestioni, magari garantendo la permanenza del marchio e la commercializzazione dei prodotti. In questo modo si sposta tutta la politica di gestione sull’aspetto finanziario, determinando le scelte in funzione dell’investimento effettuato nell’acquisto della rete, non ritenendosi vincolati alle leggi dello Stato e praticando un vero e proprio “caporalato petrolifero”.

“E’ necessario fare un passo avanti, stabilire percorsi diversi ed alternativi, se vogliamo che questo settore possa sopravvivere. – continua Princi – E’ fondamentale ipotizzare una normativa che garantisca la sopravvivenza di quella parte di categoria che oggi con le attuali regole rischia seriamente di scomparire. Vogliamo ribadire con forza la valenza indiscutibile della contrattazione nazionale ed il nostro ruolo nella rappresentanza dei gestori. Dobbiamo essere irremovibili sulla necessità di garantire, a chi opera nelle regole e nella legalità, la giusta remunerazione nei contratti di comodato. L’aspetto della legalità deve essere messo in cima alle nostre rivendicazioni.”

“E’ necessario affrontare nuove ed impegnative sfide legate all’innovazione tecnologica; pensare a contratti che, anche nel caso di erogati più bassi, garantiscano i presupposti necessari alla sopravvivenza delle aziende, intervenendo sugli impegni economici che oggi ci sono richiesti a fronte di guadagni risibili. – conclude il neo Presidente Faib Confesercenti Toscana – Come Presidente, mi impegnerò per rappresentare i gestori, e sarò in prima fila nella tutela della categoria e nella ricerca di soluzioni che ne garantiscano la sopravvivenza e lo sviluppo. Mi impegnerò nel creare solide sinergie e collaborazioni tra colleghi imprenditori per far fronte ai cambiamenti e problemi che potrebbero coinvolgere il settore. Sono a disposizione di tutti i colleghi per offrire e ricevere spunti e osservazioni utili per lo sviluppo della categoria.”

A concludere l’Assemblea Martino Landi Presidente Nazionale Faib Confesercenti. “E’ importante lavorare insieme, in maniera sinergica, per lo sviluppo ed il potenziamento della categoria. – ha affermato Landi – Buon lavoro al Presidente e ai componenti della Presidenza chiamati a svolgere un ruolo sempre più difficile per la situazione generale categoria, che è sottoposta ad una continua evoluzione.”

A Marco Princi gli auguri di buon lavoro da tutta Confesercenti!

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