La recente santificazione di Carlo Acutis, unitamente agli itinerari culturali religiosi di Salerno e della Sua Provincia, già proposti alla BIT di Milano 2025, rappresentano una grande ed ulteriore chance per il Cilento
Domenica 7 settembre è stato il giorno della santificazione di Carlo Acutis, il più giovane Santo al mondo, scomparso a soli 15 anni. Come Confesercenti Salerno, l’importanza della figura di questo giovanissimo Santo dalle origini cilentane è stata rimarcata fin dalla redazione della guida “Itinerari culturali religiosi – Salerno e la sua provincia”, presentata alla BIT di Milano a febbraio 2025.
I luoghi del Cilento dove Carlo si raccoglieva in preghiera hanno un’antica storia e un’enorme bellezza, oggi ancor più arricchita dal suo passaggio.
Sempre attenta a porre l’accento sul meglio del territorio, Confesercenti ha indicato già nelle linee guida della citata pubblicazione l’importanza di questa figura come ulteriore spinta alla conoscenza dei percorsi culturali religiosi, stimolo per quelle nicchie di turismo culturale che sono un target cui puntare assolutamente.
Siamo attenti alle dinamiche territoriali dichiara il presidente provinciale dì Confesercenti Salerno Raffaele Esposito, questa nuova beatificazione può dare una spinta culturale aggiuntiva ad alcune destinazioni cilentane e soprattutto ad una migliore promozione degli itinerari religiosi delle aree interne, se ovviamente sviluppata in maniera inclusiva e partecipata. Noi di Confesercenti siamo stati i primi a puntare l’attenzione sugli itinerari culturali e religiosi per Salerno la sua provincia.
Grazie all’enorme lavoro svolto dai nostri dirigenti locali, che hanno fornito la base per una migliore informazione territoriale, e al sapiente lavoro di sintesi svolto dalla nostra coordinatrice Provinciale Gisella Forte si potrebbero aprire nuove ed importanti opportunità, magari coinvolgendo gli enti locali come i GAL ed il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano ed Alburni. Esistono già delle idee progetto che Confesercenti può fornire al territorio cilentano, se debitamente coinvolta in un processo virtuoso e di promozione che possa dare non soltanto risposte al mondo religioso, ma soprattutto a quello economico e sociale della provincia salernitana.