Veneto Centrale: Faib, caro elettricità, gestori pronti allo stop

Salgono i costi di gestione ma i ricavi diminuiscono. Urge intervento da parte del Governo

I costi per i consumi elettrici sono aumentati del 620% rispetto al 2020. Le bollette lievitano a dismisura ma per i gestori degli impianti di distribuzione carburanti stradali e autostradali gli incassi sono fermi e la clientela in calo. In altre parole, le spese aumentano e i ricavi diminuiscono.

La situazione, purtroppo, non è destinata a migliorare in tempi brevi e l’emergenza necessita di risposte immediate. Se non arrivassero, i gestori della Faib Confesercenti del Veneto sono pronti a sospendere l’attività fino a quando (e se), la situazione non tornerà alla normalità.

«L’aumento medio delle bollette, solo negli ultimi mesi» spiega Flavio Convento, presidente della Federazione Italiana Benzinai (Faib) del Veneto «è del 135%: in un anno questo si traduce in circa 10.000 euro di spese in più per ciascun un impianto. Nel frattempo salgono vertiginosamente i costi dei carburanti: in Veneto, per quanto riguarda il servito, siamo già a più di due euro al litro per la benzina, mentre il gasolio sfiora l’1,9. Questo sta comportando un calo dei consumi, che sommati all’aumento dei costi per l’energia stanno avendo un impatto drammatico sulla categoria. Tengo a sottolineare che mediamente un gestore percepisce circa 3 centesimi e mezzo per litro di carburante distribuito. Questo indipendentemente dal costo di vendita, sul quale non abbiamo voce in capitolo, e dal costo di gestione, che non abbiamo modo di contenere.

Non è sostenibile che il Gestore, già penalizzato da un mercato nel quale spadroneggiano una illecita concorrenza, possa -da solo- affrontare una situazione nella quale non esiste alcuna regola oggettiva. E non si profila neppure un intervento dei titolari degli impianti che, pure, sono parte essenziale del processo distributivo. La Faib Confesercenti ha già inoltrato al Presidente del Consiglio e a tutte le autorità competenti una comunicazione in cui chiediamo un urgente confronto sul tema. In mancanza di una sollecita risposta» chiude Convento «valuteremo ogni iniziativa tesa a sostenere la nostra richiesta».

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