Vertenza Esso, in Calabria notificate le diffide giudiziarie e la messa in mora

La Faib Calabria non è intenzionata a fermare la propria azione a difesa dei sacrosanti diritti di tutta la Categoria nei confronti della Esso Italiana per quanto riguarda la vendita della propria rete secondo il “modello grossista”.
Tale nuovo modo di fare business da parte della Esso Italiana Srl e dei grossisti mette a serio rischio la sopravvivenza dei gestori che si vedono tagliato un margine già alquanto esiguo che, non consente, la copertura dei costi sostenuti per portare avanti il PV.
Ormai è chiaro che i nuovi soggetti (grossisti) non intendono rispettare gli Accordi economici sindacali vigenti stipulati con le Organizzazioni Sindacali più rappresentative a livello nazionale.
Il mancato rispetto degli Accordi non è una fantasia o un timore campato per aria ma ciò che di concreto sta avvenendo nelle Regioni già cedute a grossisti.
La Categoria dei gestori Esso è fortemente unita e matura per rivendicare quello che giustamente è stato sottoscritto negli anni con la Compagnia ed è indisponibile a trattare su Tavoli che non siano quelli della Rappresentanza Nazionale Sindacale.
Se qualcuno pensa che si possa arrivare alla contrattazione “One To One” si sbaglia di grosso, ciò non sarà nemmeno preso in considerazione.
Dopo lo sciopero del 29/30 aprile, al quale hanno preso parte oltre il 95% dei gestori della rete Esso calabrese, riscuotendo un successo fuori da ogni previsione, la Faib Calabria tramite lo Studio Legale Barillari del Foro di Vibo Valentia ha depositato le prime, circa 30, diffide legali e messa in mora alla Esso Italiana.
Le azioni intraprese nei confronti di Esso sono articolate in buona sostanza sui tre punti fondamentali della vertenza:

  1. Il riconoscimento e il rispetto della Legge 27/2012 art. 17 relativa alla possibilità di riscatto dei punti vendita da parte dei gestori
  2. Il riconoscimento dei diritti sindacali e più concretamente degli Accordi economici sindacali nazionali e l’obbligatorietà della contrattazione tramite le Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative
  3. Il Bonus di fine gestione che non può essere oggetto di trasferimento senza il parere o il consenso del gestore

La Faib Calabria, ove Esso non si aprirà alla discussione e al confronto su questa tematica, in accordo con Faib Nazionale e, con le altre sigle di Categoria a livello territoriale, nei prossimi giorni, adotterà ulteriori iniziative sindacali nei confronti della Compagnia.

Leggi le altre notizie “Dal Territorio”

Condividi