Approvata dalla Regione la legge comunitaria 2014: occasione mancata per limitare alcuni fenomeni al limite dell’abusivismo

 

Soddisfazione a metà da parte di Assoviaggi e Fiepet Confesercenti E.R. per la nuova legge comunitaria regionale approvata dall’Assemblea Legislativa regionale (con il solo voto contrario della Lega Nord) che introduce modifiche all’attuale normativa regionale in diversi ambiti: energia da fonti rinnovabili, efficienza energetica, sistema fieristico regionale, servizi per il turismo e agenzie viaggi, commercio e attività produttive.

La Regione ha recepito alcune delle proposte avanzate dalle federazioni aderenti a Confesercenti per salvaguardare i settori da i molteplici fenomeni di abusivismo, più o meno leciti, che, oltre a danneggiare le imprese sempre più oberate da adempimenti e oneri, non tutelano affatto i consumatori.

La Fiepet Confesercenti, ad esempio, aveva chiesto di ridurre, nel caso di sagre e fiere paesane, il limite massimo attuale di 30 giornate per la somministrazione temporanea per ogni evento, che creano evidenti danni ai pubblici esercizi, sottraendo mercato in un periodo particolarmente difficile a causa della crisi dei consumi. È stata invece accolta la richiesta, avanzata assieme alle altre organizzazioni del settore di introdurre l’obbligo per ogni Comune di definire annualmente un calendario delle Sagre

Per quanto riguarda invece le agenzie di viaggio, sono state sì semplificate alcune attività burocratiche di gestione dell’impresa, ma nulla è stato fatto per limitare fenomeni al limite dell’abusivismo nell’organizzazione di viaggi turistici, quali ad esempio quelli offerti dalle onlus, dalle associazioni non professionali, per sostenere invece le agenzie di viaggi autorizzate, le sole capaci di garantire la tutela e la sicurezza dei viaggiatori.

I presidenti della Fiepet Confesercenti dell’Emilia Romagna Andrea Cavallina e di Assoviaggi Amalio Guerra ritengono necessario che vengano al più presto rivedute e corrette le leggi vigenti, laddove risulti evidente la mancata tutela dei consumatori e di quegli imprenditori onesti che ogni giorno, nonostante le numerose difficoltà dovute non solo alla crisi, lavorano onestamente nel rispetto delle leggi.

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