Debiti Pa, pronte garanzie per 13 miliardi

Arriva il decreto attuativo del Tesoro, si punta ad accelerare i pagamenti alle imprese

Al via la garanzia dello Stato per la cessione a banche e intermediari dei crediti vantati da fornitori nei confronti della P.a. Grazie al decreto attuativo del Tesoro, informa una nota, lo Stato potrà fornire la garanzia ad operazioni per un ammontare complessivo di oltre 13 miliardi di euro.

Il governo, anche per rispondere alla nuova procedura di infrazione aperta dalla Ue, punta ad accelerare i pagamenti (a fine marzo, ultimo monitoraggio disponibile, erano già stati liquidati 23,5 miliardi), e ha reso operativo l’ultimo strumento utile per imprimere maggiore velocità.

Il ministero dell’Economia ha infatti pubblicato il decreto attuativo sulla garanzia dello Stato per la cessione da parte dei fornitori dei crediti certificati alle banche, o, in ultima istanza alla Cassa depositi e prestiti. Una volta trasmesso il decreto, Cdp, come ha assicurato il presidente Franco Bassanini nei giorni scorsi, aprirà “un negoziato con l’Abi per firmare la convenzione e deliberare il plafond” che potrà eventualmente anche essere aumentato. In questo modo chi vanta crediti con la pubblica amministrazione potrà ottenere liquidità dagli istituti di credito, una sorta di anticipo la cui restituzione è garantita dallo Stato.

Obiettivo è imprimere una decisa accelerazione per il rimborso complessivo dei i 60 miliardi di arretrato che, se non sarà entro il 21 settembre, dovranno venire saranno smaltiti tutti entro la fine dell’anno, come ha assicurato anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il governo, con tre decreti successivi (ultimo quello del bonus Irpef) ha messo a disposizione 56,8 miliardi di euro sui 60,5 stimati nel Def. E sempre con il decreto Irpef ha introdotto un meccanismo di monitoraggio permanente dei debiti della P.A. e dei relativi tempi di pagamento, che si avvale in parte anche della nuova modalità di fatturazione elettronica obbligatoria per chi ha rapporti con diverse amministrazioni dal 6 giugno (e che sarà ampliata a tutta la macchina amministrativa entro metà 2015). Tutte le fatture andranno registrate sulla piattaforma per la certificazione dei crediti, in modo da rendere tracciabile e trasparente l’intero ciclo di vita dei debiti commerciali, con l’obiettivo sia di accelerare il pagamento dell’arretrato, sia di prevenire la formazione di un nuovo stock di debito.

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